WORLD WIDE WEB, AUGURI CANAGLIA!Era il tredici Marzo del 1989 quando al Cern di Ginevra, il fisico inglese Tim Berners-Lee presentava quella che sarebbe stata l´invenzione più importante del ventesimo secolo: le fondamenta di Internet. Mentre il WWW come lo conosciamo noi ora, nasce circa due anni più tardi.
Con il world wide web si apre una nuova concezione di lavoro e di comunicazione, basti pensare a quanto può essere cambiato il modo di lavorare di un ufficio o di una qualsiasi azienda. Milioni e milioni di notizie ogni giorno passano attraverso le pagine telematiche, tutto può essere acquistato a colpo di click, da una casa dall’altra parte del mondo a una semplice t-shirt.
La cosa fondamentale e strabiliante di internet è che ha permesso lo scambio di informazioni o, meglio ancora, di contro-informazioni, che nel circolo vizioso della presunta libera stampa non trovavano spazio.
Questo, ovviamente, è stato ben capito dai tutori che in diverse parti del mondo hanno penalizzato questo strumento. E’ successo recentemente in Tibet dove il governo turbocapitalista Cinese vietava l’uso di internet per non far emergere le notizie delle barbarie che commetteva verso il monaci e i tibetani tutti. Succede quotidianamente in Birmania dove etnie come il Popolo Karen vengono vigliaccamente attaccate perché sono contro la coltivazione della droga e lottano per la propria autodeterminazione, la propria identità e la propria Tradizione.
Un recente sondaggio trova come i peggiori deploratori dei internet i seguenti paesi: Arabia Saudita, Birmania, Cina, Corea del Nord, Egitto, Uzbekistan, Siria, Tunisia e Turkmenistan.
In Italia l’anno scorso si era parlato di una censura per i blog scomodi perché certe cose non si possono nemmeno pensare, figuriamoci scrivere.
Ma se questi fantomatici e pericolosi blog sono sempre più diffusi, sempre più visti e sempre in rete, vuol dire che quel trasformare il virus in anti-virus è realmente stato fatto e che, auspico, potrà essere fatto per molte altre cose.
Tratto da: www.fabiopolese.splinder.com