Prete incastrato dal brasiliano

(15/10/2008)
Denuncia un brasiliano ospite della canonica per furto,
ma le indagini scoprono che pagava il giovane
in cambio di prestazioni sessuali.
Le indagini sul sacerdote svelano i retroscena della vicenda.





Un parroco genovese si rivolge ai carabinieri per denunciare un furto di denaro avvenuto nella propria parrocchia.
Senza esitazioni indica come probabile colpevole un immigrato di nazionalità brasiliana, ospitato nella canonica per diversi mesi.
Sembrerebbe una vicenda ordinaria, capita che alcuni immigrati bisognosi si rivolgano alle parrocchie per trovare una sistemazione temporanea,
e capita anche che alcuni di essi, sentendo la morsa della povertà insostenibile, rubino le offerte dei fedeli.
Ma questo non è un caso di normale carità cristiana.
Gli uomini dell'arma convocano per lunedì 13 Ottobre il cittadino sudamericano per sottoporlo ad un normale interrogatorio,
ma l'uomo rivela un retroscena clamoroso:
“Ho vissuto per quasi otto mesi nella canonica, ospite del sacerdote,
conosciuto in precedenza in una sauna gay di Verona.
Sono stato pagato dal parroco
– prosegue il 34enne, mostrando dei documenti e dei messaggi SMS ricevuti dal parroco -
con uno stipendio mensile di alcune centinaia di euro per fare sesso con lui.
In più dovevo trovare altri giovani disposti a farlo, qui a Genova, in tutto il Nord Italia e anche all'estero, come alle Canarie, nel corso di numerosi viaggi organizzati da lui con quel preciso scopo.
Ho diverse ore di filmati a provare quanto dico e anche numerosi SMS spediti al mio cellulare dal sacerdote”.



Si prospetta uno scenario agghiacciante.
Il parroco, secondo il difensore del sospettato, avrebbe tentato di convincere quest'ultimo a distruggere tutto il materiale in suo possesso, anche in cambio di denaro.
Al rifiuto dell'uomo, il religioso non ha potuto che tentare di screditarlo denunciandolo per un furto mai avvenuto.
E' già stata presentata una contro accusa per calunnia, e l'immigrato ha precisato che le registrazioni osè sono state realizzate quando il prete ha manifestato di essersi “stufato” del compagno di avventure e, dopo l'invito forzato ad andarsene dalla canonica, ha minacciato di farlo rimpatriare.

In ultimo l'ex ospite della parrocchia aggiunge:
“Sto aspettando la cittadinanza italiana, avendo un bisnonno italiano, e non vorrei avere problemi.
Ho sempre rigato dritto, la mia fedina penale è totalmente pulita.
Mi sono trovato in questa situazione, con il parroco che mi faceva terra bruciata attorno, facendomi licenziare dal ristorante in cui avevo trovato lavoro dopo essere stato messo sulla strada, e non sapevo che fare.
Ma non ho mai pensato di ricattarlo e non l'ho fatto. E lo stesso vale per quel furto di cui sono accusato: io non ho mai rubato neanche una caramella figurarsi soldi che non erano miei”.
Il legale del parroco fa sapere che niente di quello che è stato detto a proprio discredito corrisponde al vero,
e che il religioso è un uomo apprezzato dai parrocchiani e soprattutto dalla curia,
che lo difendono a spada tratta.


Fonte: Gay Magazine