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 GERARDO DOTTORI AEROPITTORE

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MessaggioTitolo: GERARDO DOTTORI AEROPITTORE   GERARDO DOTTORI AEROPITTORE EmptyVen Feb 20, 2009 12:50 pm

Nel centenario della pubblicazione del Manifesto Futurista.

“Mediante gli stati d’animo delle velocità aeroplaniche ho potuto creare il paesaggio terrestre isolandolo fuori tempo-spazio nutrendolo di cielo per modo che diventasse paradiso”.
Gerardo Dottori

Citazione :
Nasce a Perugia nel 1884. Orfano di padre, compiute le elementari lavora presso un antiquario per circa quattro anni, poi si concede un periodo di riflessione, che trascorre girovagando nelle campagne circostanti la città. Frequenta quindi l’Accademia di Belle Arti e, tra il 1904 e il 1905, inizia a dipingere secondo i dettami formali del divisionismo. Nel 1906 a Milano opera come riquadratore di stanze; poco dopo, disoccupato, è costretto a rientrare a Perugia. Nel 1912 aderisce al Futurismo, avanguardista, culturalmente avanzato e provocatorio, scelta fondamentale che orienta l’intero percorso artistico. Al ritorno dalla guerra del ’15-’18 fonda la rivista “Griffa”. Nel 1926 si trasferisce a Roma, dove risiede fino al 1939 e collabora con diverse testate giornalistiche. Nel 1929 firma con i futuristi Balla, Marinetti, Depero, Fillia, Prampolini, Tato, Somenzi il Manifesto dell’Aeropittura. Rientra a Perugia in seguito all’incarico di docente alla locale Accademia di Belle Arti (1939), che peraltro dirige dal 1940 al 1947. Abbandona l’insegnamento nel 1967. È presente in 11 edizioni della Biennale di Venezia (1924-1942) dov’è il primo futurista a proporsi. Viene regolarmente invitato a ogni Quadriennale romana fino al 1948 e a numerosissime esposizioni nazionali ed estere, tra le quali si segnala la mostra “Dottori ottanta anni di grafica 1895 – 1975” alla galleria Editalia (oggi Edieuropa). Muore nel 1977.

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MessaggioTitolo: Re: GERARDO DOTTORI AEROPITTORE   GERARDO DOTTORI AEROPITTORE EmptyVen Feb 20, 2009 3:40 pm

il futurismo nell'arte è il mio primo amore.
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MessaggioTitolo: Re: GERARDO DOTTORI AEROPITTORE   GERARDO DOTTORI AEROPITTORE EmptyVen Feb 20, 2009 4:59 pm

È certo: Marinetti non sopporterebbe un nuovo Futurismo.

Le celebrazioni appena iniziate sanno un po’ di “riparazione”, danno l’idea di una compensazione che cerca di riequilibrare un lungo e greve ostracismo. «Le commemorazioni in atto - commenta Giordano Bruno Guerri, autore del volume Filippo Tommaso Marinetti. Invenzioni, avventure e passioni di un rivoluzionario, in uscita per Mondadori la prossima settimana - costituiscono un riconoscimento tardivo verso un movimento che ha cambiato per sempre il modo d’intendere l’arte. Il futurismo è da tempo apprezzato senza riserve in tutto il mondo. Dopo una sorta di damnatio memoriae, nel nostro Paese si è optato per un risarcimento che rischia di scadere in manifestazioni apologetiche. È un comportamento paradossale, così come è paradossale che si rievochi il futurismo senza, purtroppo, riconoscere il giusto ruolo di Marinetti. Il fondatore del movimento viene ancora emarginato in modo assurdo: si fa finta che non sia mai esistito. Ma il futurismo senza Marinetti è come il cristianesimo senza Cristo o, se si preferisce, come il fascismo senza Mussolini. Senza il suo fondatore la prima avanguardia del Novecento non sarebbe mai esistita. Il futurismo è stato un movimento globale con un inventore unico, con un unico teorico».

Avanguardia delle avanguardie, il futurismo non esaltò solo lo schiaffo, il pugno, il pericolo, la “violenza travolgente e incendiaria”. Anzi. In spregio alla fissità, alla immobilità, alla tradizione stantia e al moralismo, il movimento marinettiano celebrò il progresso, l’innovazione, la tecnologia. In una visione ottimistica protesa verso il riscatto del genere umano contro ogni tipo di vassallaggio, il futurismo alimentò il culto della dinamicità e la fede nell’avvenire. Ed è proprio nella vitalità, nella speranza e nella forza d’urto dell’elemento visivo che risiede l’attualità del messaggio futurista.

Nonostante la sua modernità, il futurismo rimane confinato all’epoca storica in cui sorse e si sviluppò. Non potrà rivivere. «Lo stesso futurismo - spiega Guerri - aborrirebbe un nuovo futurismo. Cionondimeno il movimento marinettiano ha generato tutte le avanguardie del Novecento, sarà il “nonno” di tutte le avanguardie che verranno».

Le celebrazioni del centenario futurista tendono dunque a una rievocazione che continua a lasciare ai margini il fondatore del movimento. Ma i distinguo, a ben vedere, non interessano solo Marinetti.

Alcuni futuristi, come Enrico Prampolini, Gerardo Dottori e Francesco Cangiullo sono ancora poco noti. L’attenzione si concentra prevalentemente sui vari Carrà, Balla e Boccioni. Marinetti, secondo Guerri, rimane inviso anche perché «fu un uomo felice e felice di vivere. E questo suo volto gaudente cozza con l’immagine che l’Italia predilige: quella dell’intellettuale tragico e tormentato. Marinetti si godette la vita. E anche questo non piace. Eppure di Marinetti ce ne vorrebbero. Dieci, cento, mille».

Articolo di Leonardo Varasano uscito sul Secolo d'Italia il 25.01.09
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MessaggioTitolo: Re: GERARDO DOTTORI AEROPITTORE   GERARDO DOTTORI AEROPITTORE EmptyVen Feb 20, 2009 5:42 pm

Dottori è stato un grande..andate alla sua mostra permanente a Palazzo Penna...merita solo leggere le sue lettere con Marinetti; in quei versi pieni di frasi cerimoniali e maestose si può ritrovare l'atmosfera di un tempo veramente rivoluzionario della storia italiana...tralasciando la politica che poi è degenerata come sappiamo ma immaginatevi un Marinetti che nel 1910 dice "radiamo al suolo Venezia e ricostruiamola nuova" ..altri tempi davvero.
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MessaggioTitolo: Re: GERARDO DOTTORI AEROPITTORE   GERARDO DOTTORI AEROPITTORE EmptyMar Feb 24, 2009 6:48 pm

yellowratberni ha scritto:
ma immaginatevi un Marinetti che nel 1910 dice "radiamo al suolo Venezia e ricostruiamola nuova" ..altri tempi davvero.

Shocked la cosa mi sarebbe parsa oltremodo inquietante...

benchè alcune rivoluzioni formali del futurismo in campo pittorico sono assolutamente geniali ed apriranno la strada al cubismo poi ed in generale all'arte del novecento, non sopporto proprio questo tipo di retorica...

come amo l'areopittura di dottori ( e in generale quando affronta temi non umani) mentre nn sopporto la sua pittura religiosa e quando insomma ritrae corpi umani...che appunto colma di retorica e di un mito che sinceramente mi sembra abbastanza ridicolo...
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MessaggioTitolo: Re: GERARDO DOTTORI AEROPITTORE   GERARDO DOTTORI AEROPITTORE EmptyMar Feb 24, 2009 7:59 pm

E' proprio questo il puinto del futurismo (che cmq viene dopo il cubismo non ti sbagliare): lo stacco col passato, l'odio del passato...e pensare che sono frasi lanciate 100 anni fa e che quindi avevano una forza dirompente, ti dico solo che nel campo dell' Architettura il Futurismo ha aperto la strada ad una rivoluzione che viviamo ancora oggi e che mai più s'è ripetuta.
Ovviamente erano degli sboroni e sapevano di esserlo (cioè, mica più di tanto visto quanti ne sono morti in guerra da volontari) ma grazie alle loro provocazioni hanno cambiato l'evoluzione dell'arte (e per certi versi anche quella storica).

Per quanto riguarda la loro propensione al fascismo anche quella va contestualizzata...allora il messaggio fascista era ciò che di più rivoluzionario aveva l'Italia e nessuno di loro sapeva come sarebbe andata a finire..adesso è troppo facile giudicare ma difronte alla scelta tra Giolitti (il vecchio) e Mussolini (il giovane) era normale che gli irrequieti futuristi si schierarono più o meno apertamente con il secondo.

Ormai il messaggio futurista è passato, e vorrei vedere dopo 100 anni, ma grazie a quei "mattacchioni" l'Italia visse il suo ultimo periodo in cui era il centro indiscusso dell'avanguardia artistica mondiale...buttare giù Venezia sarebbe stato certo un errore ma un pochino di sano pensiero futurista contro l'estenuante conservazione del vecchio e del passato non farebbe poi così male. Wink
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MessaggioTitolo: Re: GERARDO DOTTORI AEROPITTORE   GERARDO DOTTORI AEROPITTORE EmptyLun Apr 20, 2009 7:53 pm

Il Futurismo, avanguardia delle avanguardie
Eventi d’arte: in Autunno le celebrazioni del centenario

di Fabio Polese


Il 20 febbraio del 1909 veniva pubblicato da Filippo Tommaso Marinetti il “Manifesto del Futurismo“, era composto da undici punti programmatici espressi inpolese-autoritratto2 altrettante frasi lapidarie che tracciavano le convinzioni artistiche, politiche ed intellettuali del movimento futurista. Il movimento marinettiano celebrò l’innovazione, il progresso e la tecnologia. Anche a Perugia, il futurismo, provocatorio e carico di idee rivoluzionarie, non tardò ad arrivare. In questo anniversario importante, il centenario, incontriamo il Dott. Massimo Duranti, presidente dell’Associazione Culturale Archivi Gerardo Dottori che ci racconta come già all’inizio degli anni dieci del novecento, Gerardo Dottori, perugino, iniziò ad animare l’ambiente dormiglione della nostra città: “L’avanguardia artistica a Perugia – sottolinea il Presidente Duranti - in Umbria si è incarnata in lui e nel suo gruppo. Molti lo hanno seguito aderendo al Futurismo - penso a Alessandro Buschetti, Leandra Angelucci Cominazzini, Giuseppe Preziosi e Vittorio Meschini - e partecipando alle numerose iniziative che lo videro protagonista lungo tutto il suo percorso artistico che si è snodato per più di mezzo secolo. Senza dimenticare la sua attività di docente per quasi trenta anni, caratterizzata da un magistero austero e non invadente. Come pittore d’avanguardia non era visto all’inizio di buon occhio dai benpensanti perugini, dopo la Seconda Guerra Mondiale fu emarginato, come tutti i futuristi, ma i suoi paesaggi, ormai stemperati degli eccessi aeropittorici, erano molto ammirati”. Alla domanda se oggi a Perugia esiste un fermento paragonabile, il Dott. Massimo Duranti precisa: “Oggi l’individualismo fra gli artisti è più forte, non c’è un dibattito impegnato sull’arte e sulla sua funzione nella società odierna. Fermenti in realtà non ce ne sono molti neanche a livello nazionale. L’Accademia di Belle Arti di Perugia vive da qualche anno una stagione di gravi difficoltà economiche che si riflettono anche sulla capacità di provocare il dibattito”.
Nel 1997 al CERP della Rocca Paolina il Comune di Perugia organizzò una grande antologica di Dottori e nel 2004 è stata allestita, sempre dal polese-volo-su-paese1Comune, la mostra delle opere del Maestro a Palazzo della Penna con contributi anche di collezionisti privati. “Il Comune di Perugia, - conclude Duranti - al quale Dottori donò nel 1957 alcuni capolavori, dopo una mostra formale di ringraziamento, per anni non lo tenne in nessuna considerazione, anche per motivazioni ideologiche, finendo i suoi quadri relegati e celati in un angusto spazio. Obiettivamente, dalla fine degli anni Settanta, dopo la morte dell’artista, ha messo in atto azioni di valorizzazione”. In questi giorni, il Comune di Perugia in collaborazione con l’Associazione Culturale Archivi Gerardo Dottori, sta organizzando una serie di iniziative per il centenario che, per scelta, saranno celebrate in autunno con contenuti che spazieranno dal punto di vista delle arti visive, letterarie, cinematografiche e musicali; auspicando che, il movimento che fu avanguardia delle avanguardie trovi - finalmente -, anche nella terra di origine di uno dei suoi maggiori esponenti, la sua degna celebrazione.

Free Press Perugia - 18 Aprile - 16 Maggio
http://perugiafreepress.wordpress.com/2009/04/17/il-futurismo-avanguardia-delle-avanguardie/
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