Mi ricorda un po' la storia del nostro Don Stefano Ciacca (responsabile delle Vocazioni per la Diocesi di Perugia)
che, pizzicato dalla polizia con pacco di cocaina,
si inventò le più buffe giustificazioni: prima si chiuse a riccio nel "segreto confessionale",
poi raccontò che la coca era per curare una particolarissima malattia di sua zia (alla "Jonny Stecchino")
poi i suoi avvocati gli consigliarono che era meglio dire la verità ed infatti patteggiarono.
Ed ora questo sacerdote quale giustificazione racconterà?
Forse che quell'esperienza col Trans gli serviva per argomentare meglio l'intervento da tenere al congresso?