Ddl intercettazioni, bagarre alla Camera
La protesta dei deputati dell'Italia dei Valori
nell'Aula della Camera durante la votazione sul disegno di legge sulle intercettazioni.
Nei cartelli si legge:
«Libertà di informazione cancellata»,
«Pdl: proteggiamo delinquenti e ladri»,
«Vergogna»,
«Morta la libertà di informazione, uccisa dall'arroganza del potere» (Ansa)
Il testo passa all'esame al Senato.
Napolitano: «mi riservo di esaminare il testo»
La Camera approva il ddl intercettazioni ed è bagarre.
Idv: «Proteggete i ladri»
Berlusconi presente alla seduta. Scrutinio segreto, 17 voti
a favore dall'opposizione. Dai banchi del Pdl: «Buffoni»
ROMA - La Camera dice sì al ddl sulle intercettazioni, dopo che il governo ha ottenuto la fiducia. I sì sono stati 318, 224 i no, un solo astenuto. Il provvedimento passa ora all’esame del Senato. E si riaccendono le polemiche, magistrati e giornalisti in testa. Il presidente Napolitano, interpellati sull'argomento, ha chiesto tempo: «Mi riservo di esaminare il testo approvato dalla Camera, di seguire il successivo iter parlamentare e poi di prendere le decisioni che mi competono».
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CARTELLI DELL'IDV: «VERGOGNA» - Dopo la lettura dei risultati del voto, in Aula è scoppiata la bagarre. Dai banchi dell'Italia dei Valori tuona la protesta e i deputati mostrano cartelli come «Libertà di informazione cancellata», «Vergogna», «Oggi è morta la libertà di informazione uccisa dall'arroganza del potere»,
«Pdl: protegge i delinquenti e ladri». Immediato l'intervento dei commessi, mentre il presidente Fini dichiarava sospesa la seduta. Dai banchi del centrodestra si è levato un coro: «Buffoni, buffoni!». Già prima un «testa vuota» era volato dai banchi della Lega, durante l'intervento del capogruppo Idv Massimo Donadi, che anche oggi ha usato parole di fuoco per bocciare il disegno di legge.
«Gli insulti della Lega sono lo strumento per mascherare l'assoluta mancanza di argomenti nel giustificare il voto favorevole a un provvedimento criminogeno come la legge sulle intercettazioni - ha replicato Silvana Mura, deputata dell'Idv -.
La Lega sa bene che sta tradendo i suoi elettori e rendendo lettera morta i provvedimenti sulla sicurezza di Maroni». Per il Carroccio parla il presidente dei deputati Roberto Cota: «La legge andava fatta perché ci sono abusi e sprechi da tanto tempo. Questo testo assicura l'uso delle intercettazioni come strumento di indagine, non pone alcun limite di utilizzo per i reati più gravi e garantisce i cittadini contro violazioni indebite della loro vita priva».
«17 VOTI DALL'OPPOSIZIONE» - Dai tabulati risulta che all'opposizione sono mancati 17 voti. Se tutti i deputati avessero votato compatti secondo le indicazioni dei gruppi e contando l'astensione del deputato delle Minoranze Karl Zeller, il provvedimento sarebbe dovuto passare con 301 sì e 242 no, a fronte degli effettivi 318 sì e 224 no.
PD: IMPOSSIBILE ANTITERRORISMO - Ma il Pd attacca.
«Il ddl toglie alla magistratura uno dei più efficaci strumenti di indagine - dice la deputata Olga D'Antona -.
Se questa legge fosse stata già in vigore gli arresti, avvenuti tra la scorsa notte e questa mattina nell'ambito dell'azione antiterrorismo, non sarebbero stati possibili. Mi auguro che al Senato ci possa essere un ripensamento». Dal mondo dell'informazione arriva un nuovo appello, dopo quello lanciato alla vigilia del voto alla Camera:
«La Fieg e la Fnsi si uniscono ancora per rinnovare al Parlamento, ora in particolare al Senato, e a tutte le forze politiche l'appello a scongiurare l'introduzione nel nostro ordinamento di limitazioni ingiustificate al diritto di cronaca e di sanzioni sproporzionate a carico di giornalisti ed editori.
Le previsioni del ddl approvato con ricorso al voto di fiducia violano il fondamentale diritto della libertà d'informazione».
Fonte: Corriere della Sera
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