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 Bilderberg

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mario
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MessaggioTitolo: Bilderberg   Bilderberg EmptyDom Nov 20, 2011 12:56 am

A CHE SERVE LA MASSONERIA QUANDO CI SONO BILDERBERG E TRILATERAL? -
INVECE DI CAPPUCCI, RITI E SCANTINATI, MEGLIO GLI HOTEL A 5 STELLE DOVE
SI TROVANO POLITICI, MINISTRI, FINANZIERI, PRESIDENTI DI MULTINAZIONALI,
MAGNATI DELL’INFORMAZIONE, PROFESSORI UNIVERSITARI, PER CONCERTARE LE
DECISIONI MONDIALI - TUTTI I NOMI DEGLI ITALIANI IN BILDERBERG, DAGLI
AGNELLI A BERNABÈ, PASSANDO PER EMMA BONINO, TREMONTI, DE BENEDETTI, DE
BORTOLI, PRODI - E POI I NUOVI PROPRIETARI DELL’ECONOMIA ITALIANA, OF
COURSE: PASSERA & FULL MONTI…


1 - APRI IL SITO DELLA «TRILATERALE» E SPUNTA LA FACCIA DEL PREMIER...
Fosca Bincher per "Libero"


Bilderberg 34999_tn

Complottisti e scenaristi si sono subito scatenati non appena è
comparso nella lista dei ministri alla casella della Difesa l'ammiraglio
Giampaolo Di Paola. I blogger lo avevano notato già da qualche ora. Il
nuovo ministro è un beniamino dei media. Spesso lo intervistano su
questioni militari, anche se non sempre ci azzecca. Nel febbraio scorso
ha annunciato ad esempio che in Afghanistan era fatta. E non è sembrato
proprio così. L'ultima intervista l'ha concessa sulle operazioni
militari in Libia il 6 novembre scorso al Sole 24 Ore.

Che così scriveva nell'introduzione: «È questo l'autorevole punto di
vista espresso dall'ammiraglio Di Paola in questa intervista a margine
di un incontro organizzato dal gruppo italiano della Trilateral
Commission a Milano ». Vai a guardare sul sito della Trilateral, e di
quella riunione non c'è traccia alcuna. Quindi è evidente: la riunione
non era pubblica. Ci doveva essere Monti, che era il padrone di casa.

C'era Di Paola. Era il 5 novembre. Ecco il dubbio: non sarà mica che
quel giorno si stesse compilando con Berlusconi in carica la lista dei
ministri uscita ieri? Risposta difficile. E complottisti scatenati.
Anche se molti scenari sarebbero venuti meno con un gesto banale: le
dimissioni dalla Trilateral con comunicato stampa imposto in home page
sul sito della spectre, dove oggi appare il faccione sereno di Monti.
Bilderberg Club-bilderberg_001_tn club Bilderberg

2 - I MASSONI E LA SINISTRA ITALIANA
Andrea Cinquegrani - tratto da "La Voce della Campania"


Il Gruppo Bilderberg nasce nel 1952, ma viene ufficializzato due anni
più tardi, a giugno del 1954, quando un ristretto gruppo di vip
dell'epoca si riunisce all'hotel Bilderberg di Oosterbeek, in Olanda. Da
quel momento le riunioni si sono svolte una o due volte all'anno, nel
più totale riserbo. In occasione di una delle ultime, nella splendida e
appartata resort di Sintra, in Portogallo, il settimanale locale News
riportò una notizia secondo cui il Governo avrebbe ricevuto migliaia di
dollari dal Gruppo per organizzare «un servizio militare compreso di
elicotteri che si occupasse di garantire la privacy e la sicurezza dei
partecipanti».

Ma torniamo agli esordi. I primi incontri si sono svolti
esclusivamente nei paesi europei, ma dall'inizio degli anni '60 anche
negli Usa. Tra i promotori - precisano alcuni studiosi della semi
sconosciuta materia - occorre ricordare due nomi in particolare: sua
maestà il principe Bernardo de Lippe, olandese, ex ufficiale delle SS,
che ha guidato il gruppo per oltre un ventennio, fino a quando, nel
1976, è stato travolto dallo scandalo Lockheed; e Joseph Retinger, un
faccendiere polacco al centro di una fittissima trama di rapporti con
uomini che per anni hanno contato sullo scacchiere internazionale della
politica e dell'economia.
«La loro ambizione - viene descritto - era quella di costruire
un'Europa Unita per arrivare a una profonda alleanza con gli Stati Uniti
e quindi dar vita a un nuovo Ordine Mondiale, dove potenti
organizzazioni sopranazionali avrebbero garantito più stabilità rispetto
ai singoli governi nazionali. Fin dalla prima riunione vennero invitati
banchieri, politici, universitari, funzionari internazionali degli Usa e
dell'Europa occidentale, per un totale di un centinaio di personaggi
circa».
Ecco cosa hanno scritto alcuni giornalisti investigativi inglesi nel
magazine on line di Bbc News a pochi giorni dal meeting di Stresa. «Si
tratta di una delle associazioni più controverse dei nostri tempi, da
alcuni accusata di decidere i destini del mondo a porte chiuse. Nessuna
parola di quanto viene detto nel corso degli incontri è mai trapelata. I
giornalisti non vengono invitati e quando in qualche occasione vengono
concessi alcuni minuti a qualche reporter, c'è l'obbligo di non far
cenno ad alcun nome.

I luoghi d'incontro sono tenuti segreti e il gruppo non ha un suo
sito web. Secondo esperti di affari internazionali, il gruppo Bilderberg
avrebbe ispirato alcuni tra i più clamorosi fatti degli ultimi anni,
come ad esempio le azioni terroristiche di Osama bin Laden, la strage di
Oklaoma City, e perfino la guerra nella ex Jugoslavia per far cadere
Milosevic. Il più grosso problema è quello della segretezza. Quando
tante e tali personalità del mondo si riuniscono, sarebbe più che
normale avere informazioni su quanto sta succedendo».

Invece, tutto top secret. Scrive un giornalista inglese, Tony
Gosling, in un giornale di Bristol: «Secondo alcune indiscrezioni che ho
raccolto, il primo luogo nel quale si è parlato di invasione dell'Iraq
da parte degli Usa, ben prima che ciò accadesse, è stato nel meeting
2002 dei Bilderberg». Di parere opposto un redattore del Financial
Times, Martin Wolf, più volte invitato ai meeting: «L'idea che questi
incontri non possano essere coperti dalla privacy è fondamentalmente
totalitaria; non si tratta di un organismo esecutivo, nessuna decisione
viene presa lì».

Fa eco uno dei fondatori, anche lui inglese, lord Denis Healey: «Non
c'è assolutamente niente sotto. E' solo un posto per la discussione, non
abbiamo mai cercato di raggiungere un consenso sui grandi temi. E' il
migliore gruppo internazionale che io abbia mai frequentato. Il livello
confidenziale, senza alcun clamore all'esterno, consente alle persone di
parlare in modo chiaro».
Bilderberg Mario-monti-134961_tnMARIO MONTI
Ed ecco cosa scrive un altro studioso di ordini paralleli e di gruppi
e associazioni che agiscono sotto traccia, Giorgio Bongiovanni.
«Bilderberg rappresenta uno dei più potenti gruppi di facciata degli
Illuminati (una sorta di super Cupola mondiale, ndr). Malgrado le
apparenti buone intenzioni, il vero obiettivo è stato quello di formare
un'altra organizzazione di facciata che potesse attivamente contribuire
al disegno degli Illuminati: la costituzione di un Nuovo Ordine Mondiale
e di un Governo Mondiale entro il 2012. Sembra che le decisioni più
importanti a livello politico, sociale, economico-finanziario per il
mondo occidentale vengano in qualche modo ratificate dai Bilderberg».

«Il Gruppo - scrive ancora Bongiovanni - recluta politici, ministri,
finanzieri, presidenti di multinazionali, magnate dell'informazione,
reali, professori universitari, uomini di vari campi che con le loro
decisioni possono influenzare il mondo. Tutti i membri aderiscono alle
idee precedenti, ma non tutti sono al corrente della profonda verità
ideologica di alcuni membri principali». I veri ‘conducator'- secondo
questa analisi - i quali a loro volta fanno anche parte di altri
segmenti strategici nell'organigramma degli Illuminati.

Due in particolare: la Trilateral e la Commission of Foreign
Relationship, nata nel 1921, la quale riunisce a sua volta tutti i
personaggi che hanno fra le loro mani le leve del comando negli Usa.
«Questi membri particolari - prosegue Bongiovanni - sono i più potenti e
fanno parte di quello che viene definito il ‘cerchio interiore'. Quello
‘esteriore', invece, è l'insieme degli uomini della finanza, della
politica, e altro, che sono sedotti dalle idee di instaurare un governo
mondiale che regolerà tutto a livello politico e economico: insomma, le
‘marionette' utilizzate dal cerchio interiore perché i loro membri sanno
che non possono cambiare il mondo da soli e hanno bisogno di
collaboratori motivati e mossi anche dal desiderio di danaro e potere».

Passiamo, per finire, alla Trilateral, vero e proprio luogo cult del
Potere nascosto, in grado comunque di condizionare i destini del mondo.
Ovviamente ‘sponsorizzato' della star dell'imprenditoria multinazionale,
come Coca Cola, Ibm, Pan American, Hewlett Packard, Fiat, Sony, Toyota,
Mobil, Exxon, Dunlop, Texas Instruments, Mutsubishi, per citare solo le
più importanti.
Bilderberg Giulio-tremonti-bodyguard-128121_tnGIULIO TREMONTI
L'associazione nasce nel 1973, sotto la presidenza "democratica" di
Jimmy Carter e del suo consigliere speciale per la sicurezza, Zbigniew
Brzezinsky, il vero deux ex machina. A ispirare il progetto, le famiglie
Rothschield e Rockfeller, i Paperoni d'America. Un progetto che ha
irresistibilmente attratto i potenti del mondo, a cominciare proprio dai
presidenti Usa, con un Bill Clinton in prima fila.

Così descriveva Giovanni Agnelli la Trilateral: «Un gruppo di privati
cittadini, studiosi, imprenditori, politici, sindacalisti delle tre
aree del mondo industrializzato (Usa, Europa e Giappone, ndr) che si
riuniscono per studiare e proporre soluzioni equilibrate a problemi di
scottante attualità internazionale e di comune interesse». Il solito
ritornello.

Di diverso avviso il giornalista Richard Falk, che già nel 1978 -
quindi a pochissimi anni dalla nascita - scrive sulle colonne della
Monthly Review di New York: «Le idee della Commissione Trilaterale
possono essere sintetizzate come l'orientamento ideologico che incarna
il punto di vista sopranazionale delle società multinazionali, che
cercano di subordinare le politiche territoriali a fini economici non
territoriali». E' la filosofia delle grandi corporation, che stanno
privatizzando le risorse di tutto il pianeta, a cominciare dai beni
primari, come ad esempio l'acqua: non solo riescono a ricavare profitti
stratosferici ma anche ad esercitare un controllo politico su tutti i
Sud - e non solo - del mondo. La logica della globalizzazione. E i
bracci operativi di questo turbocapitalismo sono proprio due strutture
che dovrebbero invece garantire il contrario: ovvero la Banca Mondiale e
il Fondo Monetario Internazionale.

«Entrambi - scrive uno studioso, Mario Di Giovanni - sotto lo stretto
controllo del ‘Sistema' liberal della costa orientale americana.
Agiscono a tutto campo nell'emisfero meridionale del pianeta, impegnate
nella conduzione e ‘assistenza' economica ai paesi in via di sviluppo». E
proprio sull'acqua, la Banca Mondiale sta dando il meglio di sé: con la
sua collegata IFC (Internazionale Finance Corporation) infatti sta
mettendo le mani sulla gran parte delle privatizzazioni dei sistemi
idrici di mezzo mondo, soprattutto quello africano e asiatico,
condizionando la concessione dei fondi all'accettazione della
privatizzazione, parziale o più spesso totale, del servizio. Del resto, è
la stessa Banca a calcolare il business in almeno 1000 miliardi di
dollari...

Scrive ancora Di Giovanni: «Le decisioni assunte dai vertici della
Trilateral riguarderanno sempre di più quanti uomini far morire,
attraverso l'eutanasia o gli aborti, e quanti farne vivere, attraverso
un'oculata distribuzione delle risorse alimentari. Decisioni che
riguarderanno l'ingegneria genetica, per intervenire nella nuova
‘umanità'. In una parola, tutto ciò che definitivamente distrugga il
‘vecchio' ordine sociale, cristiano, per la creazione di un nuovo
ordine.
Bilderberg 53946_tnPadoa Schioppa
Ma tutto questo senza particolari scossoni. Non vi sarà bisogno di
dittature, visto che le democrazie laiche e progressiste, condotte da
governi di ‘centrosinistra', servono già così efficacemente allo scopo.
Governi che riproducono - conclude - una formula già sperimentata lungo
l'intero corso del ventesimo secolo e plasticamente rappresentata dal
passato governo Prodi-D'Alema: l'alleanza fra la borghesia massonica e
la sinistra, rivoluzionaria o meno».

3 - TUTTI I NOMI DEGLI ITALIANI IN BILDERBERG
Pubblichiamo
l'elenco delle personalità italiane che hanno preso parte almeno una
volta dal 1982 ad oggi, si summit internazionali dei Bilderberg. Sotto a
ciascun nome, la qualifica che ricoprivano al momento dell'ultima
partecipazione. Con l'asterisco rosso, i nomi dei partecipanti al summit
del 2004 di Stresa. Con quello azzurro, coloro che vengono indicati
come "membri" o che hanno rivestito cariche di vertice all'interno della
lobby.

AGNELLI GIOVANNI *
AGNELLI UMBERTO *
AMBROSETTI ALFREDO * Presidente Gruppo Ambrosetti
BERNABE' FRANCO * Ufficio italiano per le iniziative sulla Ricostruzione nei Balcani
BONINO EMMA Membro della Commissione Europea
CANTONI GIAMPIERO Presidente BNL
CARACCIOLO LUCIO * Direttore Limes
CAVALCHINI LUIGI G. Unione Europea
CERETELLLI ADRIANA Giornalista, Bruxelles
CIPOLLETTA INNOCENZO Direttore Generale Confindustria
CITTADINI CESI GIAN C. * Diplomatico USA
DE BENEDETTI RODOLFO * CIR

DE BORTOLI FERRUCCIO * RCS libri
DE MICHELIS GIANNI Ministro degli Affari Esteri
DRAGHI MARIO Direttore Min. Tesoro
FRESCO PAOLO Presidente FIAT
GALATERI GABRIELE Mediobanca
GIAVAZZI FRANCESCO * Dicente Economia Bocconi
LA MALFA GIORGIO Segretario nazionale PRI
MARTELLI CLAUDIO Deputato - Ministero Grazia e Giustizia
MASERA RAINER S. Direttore generale IMI
MERLINI CESARE * Vicepresidente Council for the United States and Italy
Bilderberg Emma-bonino-urla-135891_tnEMMA BONINO URLA
MONTI MARIO * Commissione Europea
PADOA SCHIOPPA TOMMASO * BCE Banca Centrale Europea
PASSERA CORRADO * Banca Intesa
PRODI ROMANO * Presidente UE
PROFUMO ALESSANDRO Credito Italiano
RIOTTA GIANNI * Editorialista La Stampa
ROGNONI VIRGINIO Ministero della Difesa
ROMANO SERGIO Editorialista La Stampa
ROSSELLA CARLO Editorialista La Stampa
RUGGIERO RENATO * Vicepresidente Schroder Salomon Smith Barney

SCARONI PAOLO * ENEL Spa
SILVESTRI STEFANO * Istituto Affari Internazionali
SINISCALCO DOMENICO Direttore Generale Ministero Economia
SPINELLI BARBARA Corrispondente da Parigi - La Stampa
STILLE UGO Corriere della Sera
TREMONTI GIULIO * Ministro dell'Economia
TRONCHETTI PROVERA MARCO * Pirelli Spa
VELTRONI VALTER Editore L'Unità
VISCO IGNAZIO * Banca d'Italia
VITTORINO ANTONIO Commissione Giustizia UE
ZANNONI PAOLO * FIAT

I PRINCIPALI VIP ESTERI AL SUMMIT 2004
DAVIGNON ETIENNE (Suez-Tractebel)
TAYLOR MARTIN (Goldman Sachs International)
ACKERMANN JOSEF (Deutsche Bank AG)
BARNAVIE ELIE (Department of History, Tel Aviv)
BOLKESTEIN FRITS (Commissione Europea)
BOOT MAX (Wall Street Journal)
BOREL DANIEL (Logitech International)
BURGMANS ANTONY (Unilever)
CAMUS PHILLIPE (European Aeronautics Defence and Space)
CLARKE KENNETH (British American Tobacco)
COLLINS TIMOTHY C. (Yale School of Management, Trilateral Commission)
DAVID GEORGE A. (Coca-Cola Hellenic Botting Company)
DE CASTRIES HENRI (AXA Insurance)
DE VRIES GUS (UE coordinatore antiterrorismo)
DERVIS KEMAL (Banca Mondiale GR)
DIAMANTOPOULOU ANNA (Comm. Europea Affari Sociali)
EDWARDS JOHN (Senatore, candidato alla presidenza USA)
GATES MELINDA F. (Gates Foundation)
Bilderberg 54913_tnGianni Agnelli
GEITHNER TIMOTHY F. (Presidente Federal Reserve Bank of New York)
GRAHAM DONALD E. (Washington Post Company)
HEIKENSTEIN LARS (Governatore Swedish Central Bank)
HUBBARD ALLEN B. (Presidente E&A Industries)
ISSACSON WALTER (Presidente Aspen Institute)
KERR JOHN (Direttore Shell)
KISSINGER HENRY A. (Kissinger Associates Inc.)
LONG YONGTU (Boao forum for Asia)
LOPES PEDRO M. SANTANA (Sindaco di Lisbona)
MYKLEBUST EGIL (Scandinavian Airline)
NOOYI INDRA K. (Presidente Pepsi Cola Inc.)
OLLILA JORMA (Presidente Nokia Corporation)

ROCKEFELLER DAVID (JP Morgan International Council)
ROSS DENNIS P. (Washington Institute for Near East Policy)
SIKORA SLAWOMIR (Presidente Citibank Handlowy)
SOCRATES JOSE (Membro del Parlamento Europea)
TRICHET JEAN-CLAUDE (Presidente European Central Bank)
UNDERDAL AROLD (Rettore Università di Oslo)
VASELLA DANIEL L. (Presidente Novartis AG)
VERWAAYEN BEN J. M. (British Telecom)
WEBER JURGEN (Deutche Lufthansa AG)
WOLF MARTIN H. (Commentatore economico Financial Times)
WOLFENSON JAMES D. (Presidente Banca Mondiale)

2 - I SUMMIT ANNUALI DELl'ORGANIZZAZIONE

SAINT MORITZ/ SVIZZERA 2011
Tremonti Giulio, ministro economia,
Scaroni (Eni),
Monti (Bocconi),
Elkhan Jhon (Fiat)
Bernabè (Telecom)
(tra gli altri: Micklethwait The Economist, Trichet banca centrale europea,

SPAGNA/ BARCELLONA 2010
Franco Bernabe, Telecom Italia
Mario Draghi, governatore banca d'Italia
Jhon Elkhan presidente Exor, vice pres Fiat
Mario Monti, pres università Bocconi di Milano
Padoa Schioppa Tommaso, "former minister of Finance, pres. Notre Europe"
Romano Prodi Fondazion for Worlwide Cooperation
(tra
gli altri: LAGARDE, Christine, ministro economia Francia, GRAHAM Donald
editore Washington Post, DEUSS Nass editore del giornale tedesco Die
Zeit, OLIVERNES Denis editore deLe Nouvel Observateur, TRICHET
jeanclode, presidente banca centrale, WOLF Marthin Associate editor
Financial Times, BREDOV e MCBRIDE dell'Economist.
Bilderberg Bernabe-128092_tnBERNABE
VOULIAGMENI / GRECIA 2009
Bernabe (Telecom)
Draghi (Banca d'Italia)
Elkhan (Fiat)
Monti (Bocconi)
Padoa Schioppa (già ministro dell'Economia)
Prodi Romano (già primo ministro, già presidente commissione europea)

(tra gli altri Petreus, comandante forze armate americane, David Rockfeller, l'ex segretario alla difesa americana Wolkowitz)

CHANTILLY VIRGINIA / USA 2008
Bernabe (Telecom)
Draghi (banca Italia)
Elkhan (Fiat)
Monti (Bocconi)
Padoa Schioppa (ex...)

(tra gli altri Almunia commissione europea, Condoleeza Rice, relatori due giornalisti dell'Economist)

ISTANBUL / TURCHIA 2007
Bernabè
Elkhan
Monti
Padoa Schioppa (ministro finanze)
Tremonti (vice presidente camera deputati)
(tra gli altri Barroso pres comm europea, corrispondente Herald Tribune,

Bilderberg Mario-draghi-133369_tnMARIO DRAGHI OTTAWA / CANADA 2006
Bernabe (vice presidente Rotschild Europe)
Elkhan
Monti
Padoa Schioppa
Scaroni (eni)
Tremonti (vice presidente Camera)
(relatori due giornalisti de l'Economist)

GERMANIA 2005
Bernabe (Rotschild)
Elkhan
Monti (Bocconi, già commissario europeo)
Padoa Schioppa
Scaroni
Siniscalco (ministro Economia)

STRESA / ITALIA 2004
Ambrosetti (gruppo Ambrosetti)
De Benedetti Rodolfo (Cir)
Bernabe
De Bortoli Ferruccio (Rcs libri)
Caracciolo Lucio (Limes)
Draghi
Galateri (Mediobanca)
Giavazzi Francesco (prof Bocconi, advisor banca centrale europea)
Merlini Cesare
Monti
Passera (intesa)
Riotta (editorialista Corsera)
Scaroni (Enel)
Siniscalco
Tremonti
Tronchetti Provera
Visco Ignazio (Banca d'Italia)

Bilderberg 105038_tnJohn Elkann VERSAILLES / FRANCIA 2003
Ambrosetti
De Benedetti Rodolfo (Cir)
Bernabè
Draghi
Monti (comm europea)
Panara Marco (giornalista Repubblica)
Passera (Intesa)
Poli Roberto (Eni)
Scaroni (Eni)

CHANTILLY / USA 2002
Draghi (Goldman S.)
Padoa schioppa

SVEZIA 2001
Bernabe
Draghi
Gros-Pietro
Monti
Padoa Schioppa
Riotta Gianni (editorialista la Stampa)

BELGIO 2000
Agnelli Giovanni
Agnelli Umberto
Ambrosetti Alfredo
Bernabe (rappresentante governativo ricostruzione balcani)
Fresco (Fiat)
Padoa Schioppa
Riotta Gianni (La Stampa)
Ruggiero Renato
Tremonti

Bilderberg 113884_tnROMANO PRODI
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