Imu dicembre 2012: scadenza e istruzioni per pagare l’ultima rata
Il mese di dicembre ha perto le danze per la
seconda rata Imu 2012 del 17 dicembre. Tra novità e vecchi dubbi, l’imposta sulla casa si appresta a completare il suo primo anno di attività. Le polemiche non sono certo mancate, soprattutto in relazione al peso che questa tassa ha avuto e continuerà ad avere sui budget delle famiglie italiane. Cerchiamo allora di capire in questo approfondimento tutto quel che c’è da sapere per affrontare al meglio l’
Imu di dicembre 2012.
Partiamo dalla prima grossa novità: da oggi 3 dicembre 2012 l’
imposta municipale unica si potrà pagare anche in Posta. A tal proposito, vi rimandiamo al nostro approfondimento specifico per sapere come pagare l’Imu 2012 in Posta o online.
La seconda grande novità riguarda la presentazione della dichiarazione Imu: il termine, scaduto il 30 novembre 2012, è in realtà stato prolungato al 4 febbraio 2013 per ovviare agli evidenti problemi tecnici creati dalle novità introdotte all’ultimo istante e dalla ritardata pubblicazione del modello.
Ricordiamo che la dichiarazione Imu va presentata ai Comuni presso i quali siano ubicati gli immobili ed è obbligatoria nei seguenti casi:
1) nel caso in cui siano sorte variazioni rispetto a quanto risulta dalle dichiarazioni Ici già presentate in passato;
2) nel caso in cui via siano fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili e di fatto non utilizzati, fabbricati di interesse storico o artistico;
3) nel caso di immobili per i quali il Comune abbia deliberato la riduzione dell’aliquota, fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita e i terreni agricoli.
MODELLO DICHIARAZIONE IMU
Passiamo poi alle cifre concrete. Il dato più evidente, che più volte abbiamo sottolineato nei mesi scorsi, è che la rata Imu di dicembre 2012 sarà la più pesante, un vero e proprio salasso secondo i critici. I motivi son due: in primis se la prima rata poteva essere suddivisa in due parti (giugno e settembre 2012) il conguaglio andrà pagato in una sola soluzione, equivalente al 50% di quanto dovuto. In secondo luogo, e qui iniziano i problemi, la somma da versare dovrà essere aggiornata alle nuove aliquote stabilite dalle amministrazioni locali, che hanno deliberato la variazione in basso o, nella maggior parte dei casi, in alto.
Di seguito, uno schema del Sole 24 Ore che analizza i conti Imu per la prima casa nelle principali città italiane.
Imu salasso seconda casa Ad essere colpite sono soprattutto gli immobili che non rappresentano prima casa. Chi ha un
immobile affittato dovrà rassegnarsi a un aumento a tre cifre percentuali, almeno stando ai calcoli effettuati dall’Ufficio studi della Confedilizia. La causa, come detto, è da ritrovare nell’applicazione da parte dei Comuni di un’aliquota superiore a quella base del 7,6 per mille, anche perché sull’affitto senza canone concordato ben 13 capoluoghi su 20 hanno scelto l’aliquota massima.
Ad esempio, per i contratti calmierati ad avere la peggio saranno i cittadini di Roma, Napoli e Perugia, dove per la seconda rata si applicherà l’aliquota massima del 10,6 per mille, con aggravio complessivo dell’Imu rispetto all’Ici rispettivamente del 269%, del 143% e del 142%. Va meglio invece a Milano, Trieste e Torino, dove l’aliquota scelta dal Comune è inferiore a quella base del 7,6 per mille (6,5 per mille per le prime due, 5,75 per la città piemontese). Nel confronto con l’Ici, la città più tartassata in questo caso è però Venezia, dove si passerà da un esborso complessivo di soli 40 euro per l’Ici a un’Imu totale da 972 euro, con una maggiorazione record del 2.330%.
L’imposta municipale unica si dimostra quindi ben più pesante dell’Ici, non solo a causa delle aliquote ma anche per effetto della rivalutazione catastale, con un moltiplicatore variato verso l’alto che incrementa del 60% la base imponibile. Come ulteriore conseguenza, il calcolo si è trasformato in un labirinto piuttosto complesso e, a differenza della vecchia Ici, del tutto a carico del contribuente. Chi non è pratico di rendite catastali e rivalutazioni di immobili dovrà farsi assistere dai professionisti o dai CAF, e sono stati proprio questi i primi a lanciare l’allarme e a richiedere un rinvio di due settimane per consentire a tutti di capire quel che bisogna fare.
Vediamo allora, nell’analisi del Sole 24 Ore, quanto si pagherà di Imu seconda casa nelle principali città italiane.