Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.


 
IndiceIndice  Ultime immaginiUltime immagini  CercaCerca  RegistratiRegistrati  AccediAccedi  

 

 L'altro Guevara.

Andare in basso 
+3
Brianino
vidaloca
TMask
7 partecipanti
Vai alla pagina : 1, 2  Successivo
AutoreMessaggio
TMask
Ucello Padulo
Ucello Padulo
TMask


Messaggi : 295
Data di iscrizione : 20.06.08

L'altro Guevara. Empty
MessaggioTitolo: L'altro Guevara.   L'altro Guevara. EmptyDom Mag 10, 2009 6:58 pm

Avventuriero anticapitale. Il Che piaceva a destra. Ernesto Guevara de la Serna, presente!

Ernesto Guevara de la Serna, presente! Sulle prime potrebbe sembrare una scena tratta dal film “Fascisti su Marte”, del ritocco di un file o semplicemente di uno scherzo.

Che infervorati no global portino, tatuati sul braccio, effigi di Ernesto Che Guevara non stupisce nessuno. Che alle manifestazioni della Cgil sfilino bandiere rosse con sopra riprodotto il volto del guerrigliero argentino sembra lapalissiano. Ma il mito del rivoluzionario argentino riecheggia su lidi inattesi. Molti risponderebbero che è ovvio, basta guardarsi in giro. Il Che è diventato uno strumento di marketing e di commercio: magliette, spille, collezionabili da edicola, libri, Dvd…
Casi per niente isolati

Insospettabile forse che nell’altra metà del cielo, quello nero, molti cuori abbiano palpitato e ancora palpitino per il guerrigliero argentino. Tra i neofascisti, i nazionalrivoluzionari e i fascisti rossi la figura di questo compagno tanto amato a sinistra, suscita entusiasmi inattesi. E non dell’ultima ora, adesso che il gusto per il postfascismo o per i ripensamenti diventano moneta corrente.

Nell’ammirazione neofascista del Che si canta il gusto dell’avventura, le scelte dettate dallo stile piuttosto che dall’ideologia, l’atto gratuito, insomma il “Me ne frego”. Di questo amore folle racconta l’ultima fatica di Mario La Ferla in “L’altro Che. Ernesto Guevara mito e simbolo della destra militante (Stampa Alternativa).

Non è un’infatuazione peregrina dei nazionalrivoluzionari nostrani. All’inizio fu Juan Domingo Peròn, il presidente dell’Argentina, che certo non può dirsi progressista. Negli anni dell’esilio in Spagna dopo essere stato rovesciato da una giunta militare appoggiata da Washington, non ci pensò due volte ad accogliere, con il beneplacito di Francisco Franco, il Che al suo arrivo in terra iberica.

E fu lo stesso presidente argentino, sembra, a mettere in contatto il Che con Boumedienne, uno dei capi del Fronte di liberazione e poi presidente dell’Algeria. Non è un caso unico, isolato.

Anche Jean Thiriart, fondatore di Jeune Europe, uno dei primi movimenti europeisti catalogati a destra, non ha esitato negli anni Sessanta a innalzare la bandiera del guerrigliero argentino. Se il programma del politico belga ruotava attorno al motto “né con Washington né con Mosca”, chi meglio di Guevara poteva rappresentarlo: detestato dai sovietici e odiato dagli americani perché voleva un’America Latina libera, era l’icona perfetta.

E in Italia? I primi a cantare le vicende del Che non furono i contestatori di sinistra. Accade al Bagaglino, il celebre cabaret romano, fucina della satira nostrana di destra che coltivò parecchi talenti, da Oreste Lionello a Pippo Franco. Tra i suoi fondatori c’era anche Pierfrancesco Pingitore. Una sera, quando il gruppo si riunisce per discutere il programma dei giorni successivi, giunge all’improvviso una telefonata che lascia tutti di stucco. E’ arrivata tra gli artisti romani la notizia della morte del Che. Non passa qualche ora che alla mente di Pingitore s’affaccia un’idea: “Dobbiamo scrivere una ballata che ricordi il Che”.

Nell’arco di qualche giorno parole e musica (questa composta da Dimitri Gribanowski) sono pronte e la voce non manca. Sarà Gabriella Ferri a incidere un 45 giri con “Addio Che”, che finisce con “a piangere per te/ verremo di nascosto/ le notti senza luna”.

Un disco che sul lato B proporrà una canzone, composta questa volta da Pino Caruso, che diventerà poi una hit presso la musica underground della destra irregolare: “Il mercenario di Lucera”, la storia di un soldato di ventura morto in Congo.

Vite diverse, certo, contenuti ideologici differenti ma entrambe esistenze votate all’avventura. E’ questa la ragione del fascino del Che. Nessuno si nascondeva la spietatezza, l’efferatezza di cui è stato capace, ma quella era una generazione che veniva dalla guerra e di uomini spietati e efferati ne aveva conosciuti… Nel mondo ideologizzato della sinistra, dove è chiaro chi siano i buoni e chi i cattivi, questa passione non può che suscitare ribrezzo. Impensabile che un rivoluzionario dedito alle sorti progressive dell’umanità sia avvicinato a un mercenario partito per l’Africa.
Il fascino della causa persa

Ma per i cuori neri, entrambi stanno dalla parte dell’avventura e rappresentano l’atto di irrisione nei confronti della fine, esaltato nel motto dei falangisti spagnoli: “Viva la muerte!”. Il Che lascia un comodo posto di ministro, in cui certo non brillava, per combattere di nuovo, allo stesso modo in cui il soldato cantato da Pino Caruso parte per l’Africa nera abbandonando la sua Puglia.

L’intraprendenza della destra italiana non si ferma. Il fascino dell’avventuriero non si estingue. In fondo non si tratta forse di un altro modo di dedicarsi alle cause perse? Adriano Bolzoni, reduce della Repubblica Sociale Italiana, autore di sceneggiature di numerosi film pensa di preparare un brogliaccio per poi girare un film dedicato a Ernesto Guevara. Non ci mette molto e una volta pronto contatta Pier Paolo Pasolini che gli consiglia di rivolgersi a Paolo Heusch, un regista di lungo corso. A lui si deve oltre alla riduzione per lo schermo di “Una vita violenta” di Pasolini, la regia del “Comandante” con Totò oltre che ai primi tentativi di cinefantascienza e all’horror d’esordio del cinema italiano “Lycantropus”.

Le riprese della pellicola sul Che avvengono in Sardegna e raccontano gli ultimi giorni della sua vita in Bolivia, quelli che precedono la cattura. Non sarà un successo al botteghino ma di certo è la testimonianza che ben prima della sinistra è stata la destra a interessarsi delle sorti del Che.
Hasta la victoria siempre

Più vicino a noi, nel 1995, Franco Cardini conclude un ricordo del Che, paragonato a Don Chisciotte, con il celebre “Hasta siempre, Comandante!”. Gli farà eco Gabriele Adinolfi, fondatore di Terza posizione, con il testo “Lotta e vittoria, Comandante! Perché da fascista lo onoro”, evocando il libro di Julius Evola “La dottrina aria di lotta e vittoria”. Anche Giano Accame su “Il Borghese” accostava Ernesto Guevara a Evola, Guénon e von Salomon.

E potremmo arrivare da ultimo, notizia del dicembre 2008, perfino a Diego Armando Maradona, che pur recando al braccio il tatuaggio del Che, non nasconde di portare in tasca la tessera del Partito giustizialista fondato da Peròn. “Che problema c’è –ribadisce el pibe de oro- entrambi erano uniti dall’odio per l’America”.

Una sbandata, quella di certa destra, per il Che dunque “che è stata occasionale –conclude La Ferla- ma non di certo casuale”.

Tratto da: www.libero-news.it
Torna in alto Andare in basso
http://www.controventopg.splinder.com
TMask
Ucello Padulo
Ucello Padulo
TMask


Messaggi : 295
Data di iscrizione : 20.06.08

L'altro Guevara. Empty
MessaggioTitolo: Re: L'altro Guevara.   L'altro Guevara. EmptyDom Mag 10, 2009 6:58 pm

L'altro Guevara. 9788862220750g
Torna in alto Andare in basso
http://www.controventopg.splinder.com
vidaloca
Fagiano di primo pelo
Fagiano di primo pelo



Messaggi : 11
Data di iscrizione : 03.05.09

L'altro Guevara. Empty
MessaggioTitolo: Re: L'altro Guevara.   L'altro Guevara. EmptyDom Mag 10, 2009 7:54 pm

poretti, vostri miti non ne avete per niente, eh?
Sempre a pescare negli immaginari altrui...
Torna in alto Andare in basso
TMask
Ucello Padulo
Ucello Padulo
TMask


Messaggi : 295
Data di iscrizione : 20.06.08

L'altro Guevara. Empty
MessaggioTitolo: Re: L'altro Guevara.   L'altro Guevara. EmptyLun Mag 11, 2009 2:01 pm

vidaloca ha scritto:
poretti, vostri miti non ne avete per niente, eh?
Sempre a pescare negli immaginari altrui...

Altrui? Shocked
Miti? Shocked
Torna in alto Andare in basso
http://www.controventopg.splinder.com
Brianino
Ucello Padulo
Ucello Padulo
Brianino


Messaggi : 346
Data di iscrizione : 20.06.08
Età : 48

L'altro Guevara. Empty
MessaggioTitolo: Re: L'altro Guevara.   L'altro Guevara. EmptyLun Mag 11, 2009 7:51 pm

Quindi viene fuori che voi di forza nuova siete comunisti? Va beh allora se siete sia verdi che comunisti allora mi avete convinto! lol!
Torna in alto Andare in basso
TMask
Ucello Padulo
Ucello Padulo
TMask


Messaggi : 295
Data di iscrizione : 20.06.08

L'altro Guevara. Empty
MessaggioTitolo: Re: L'altro Guevara.   L'altro Guevara. EmptyMar Mag 12, 2009 1:38 am

Brianino ha scritto:
Quindi viene fuori che voi di forza nuova siete comunisti? Va beh allora se siete sia verdi che comunisti allora mi avete convinto! lol!

Ancora con F.N.??
Dove e quando vuoi sarò lieto di parlarti di Guevara e la sua lotta. Basketball
Torna in alto Andare in basso
http://www.controventopg.splinder.com
vidaloca
Fagiano di primo pelo
Fagiano di primo pelo



Messaggi : 11
Data di iscrizione : 03.05.09

L'altro Guevara. Empty
MessaggioTitolo: Re: L'altro Guevara.   L'altro Guevara. EmptyMar Mag 12, 2009 10:41 am

TMask ha scritto:
vidaloca ha scritto:
poretti, vostri miti non ne avete per niente, eh?
Sempre a pescare negli immaginari altrui...

Altrui? Shocked
Miti? Shocked

non hai capito?
Torna in alto Andare in basso
Lestaat
Ucello
Ucello
Lestaat


Messaggi : 185
Data di iscrizione : 04.07.08

L'altro Guevara. Empty
MessaggioTitolo: Re: L'altro Guevara.   L'altro Guevara. EmptyMar Mag 12, 2009 1:56 pm

Capisco la difficoltà del mettere parole tipo "idee", "ragioni" e "punti di vista" nella stessa frase in cui c'è "fascista", difficoltà dalla quale nemmeno io sono immune ovviamente, ma possibile che non ci sia mai o quasi mai nessuno che entri nel merito delle questioni nei post di TMask invece che limitarsi a giocare sulla presunta legittimità o meno dei concetti espressi solo perchè è un brutto e cattivo fascista?
Senza offesa per nessuno eh, lo ripeto, anche io spesso faccio molta fatica, ma sto poraccio viene regolarmente preso in giro senza nemmeno un tentativo di dialogo...
Il potere ha fatto di tutto perchè accadesse e litigassimo tra noi, daccordo, ma non è ora che smettiamo e facciamo due chiacchiere?
Torna in alto Andare in basso
TMask
Ucello Padulo
Ucello Padulo
TMask


Messaggi : 295
Data di iscrizione : 20.06.08

L'altro Guevara. Empty
MessaggioTitolo: Re: L'altro Guevara.   L'altro Guevara. EmptyMar Mag 12, 2009 2:43 pm

Lestaat ha scritto:
Capisco la difficoltà del mettere parole tipo "idee", "ragioni" e "punti di vista" nella stessa frase in cui c'è "fascista", difficoltà dalla quale nemmeno io sono immune ovviamente, ma possibile che non ci sia mai o quasi mai nessuno che entri nel merito delle questioni nei post di TMask invece che limitarsi a giocare sulla presunta legittimità o meno dei concetti espressi solo perchè è un brutto e cattivo fascista?
Senza offesa per nessuno eh, lo ripeto, anche io spesso faccio molta fatica, ma sto poraccio viene regolarmente preso in giro senza nemmeno un tentativo di dialogo...
Il potere ha fatto di tutto perchè accadesse e litigassimo tra noi, daccordo, ma non è ora che smettiamo e facciamo due chiacchiere?

Grazie per il ‘poraccio’… ‘brutto’ e ‘cattivo’!

Detto ciò, la risposta alla tua domanda è semplice, non si può parlare di ciò che non si conosce.
E’ certamente più facile sbandierare ‘un simbolo’ piuttosto che studiarlo.

Oswald Spengler diceva: ‘Oggi non si sa più leggere. Quest’arte, ancora grande ai tempi di Goethe, è ormai morta. Si scorre superficialmente la stampa ‘di massa’, e di regola il lettore avvilisce il libro”.

Aveva torto?!
Torna in alto Andare in basso
http://www.controventopg.splinder.com
TMask
Ucello Padulo
Ucello Padulo
TMask


Messaggi : 295
Data di iscrizione : 20.06.08

L'altro Guevara. Empty
MessaggioTitolo: Re: L'altro Guevara.   L'altro Guevara. EmptyMar Mag 12, 2009 2:46 pm

vidaloca ha scritto:
TMask ha scritto:
vidaloca ha scritto:
poretti, vostri miti non ne avete per niente, eh?
Sempre a pescare negli immaginari altrui...

Altrui? Shocked
Miti? Shocked

non hai capito?

No.
Torna in alto Andare in basso
http://www.controventopg.splinder.com
Lestaat
Ucello
Ucello
Lestaat


Messaggi : 185
Data di iscrizione : 04.07.08

L'altro Guevara. Empty
MessaggioTitolo: Re: L'altro Guevara.   L'altro Guevara. EmptyMar Mag 12, 2009 2:49 pm

TMask ha scritto:

Grazie per il ‘poraccio’… ‘brutto’ e ‘cattivo’!
Ovvio che era ironia rivolta non a te.....il poraccio invece era detto decisamente per solidarietà, perchè davvero, parli sempre di cose serie e nessuno prende sul serio, non volevo certo essere offensivo.
Smile

E, se mi permetti, ti faccio notare che nemmeno tu sei immune dalla stessa malattia, certamente, dall'altro punto di vista, ma i pregiudizi sono da entrambe le parti eh. Razz
Torna in alto Andare in basso
TMask
Ucello Padulo
Ucello Padulo
TMask


Messaggi : 295
Data di iscrizione : 20.06.08

L'altro Guevara. Empty
MessaggioTitolo: Re: L'altro Guevara.   L'altro Guevara. EmptyMar Mag 12, 2009 3:28 pm

Lestaat ha scritto:

E, se mi permetti, ti faccio notare che nemmeno tu sei immune dalla stessa malattia, certamente, dall'altro punto di vista, ma i pregiudizi sono da entrambe le parti eh. Razz

Sinceramente mi sembra di aver sempre accettato il dialogo e lo scambio di opinioni.
Lo faccio nella vita quotidiana, perchè non dovrei farlo qui?

Il problema però è che manca il dialogo perchè mancano spunti di riflessione concreti.
Torna in alto Andare in basso
http://www.controventopg.splinder.com
Merk
Fagiano
Fagiano



Messaggi : 73
Data di iscrizione : 21.06.08

L'altro Guevara. Empty
MessaggioTitolo: Re: L'altro Guevara.   L'altro Guevara. EmptyMar Mag 12, 2009 3:46 pm

un po' di domande a bruciapelo.

che guevara (profondamente anticolonialista) diceva "i liberatori non esistono, sono i popoli a liberare loro stessi" e "le rivoluzioni non si esportano. le rivoluzioni nascono in seno ai popoli" e con questi princìpi partì per il congo ad appoggiare i locali movimenti di liberazione
come concili ciò con il colonialismo fascista che diceva "faccetta nera, bella abissina [...] quando saremo vicino a te noi ti daremo un altro duce e un altro re"?
credo che in etiopia il che avrebbe preferito combattere con gli etiopi piuttosto che con i fascisti

e poi come concili che guevara e la rivoluzione cubana che ha fatto piazza pulita dei poteri forti presenti nell'isola con il fascismo che con tali poteri ha fatto molteplici compromessi e grazie ai quali ha governato per 20 anni (borghesia, nobiltà e Vaticano)

poi sul "me ne frego"... il Che mi sembra più vicino al motto di don milani "I care" (mi sta a cuore, mi importa).
vedi "Lasciami dire, a rischio di sembrare ridicolo, che il vero rivoluzionario è guidato da grandi sentimenti d'amore" e "Siate sempre capaci di sentire nel più profondo di voi stessi ogni
ingiustizia commessa contro chiunque in qualsiasi parte del mondo: è la
qualità più bella di un rivoluzionario"

a volte mi sembri come un trotzkista che appoggia l'unione sovietica di stalin... affraid un ossimoro!

per me il fascismo è stato tutto e il contrario di tutto, forse la quintessenza della politica (=potere camaleontico): mussolini socialista massimalista anticlericale repubblicano che poi fa i patti lateranenzi, mantiene la monarchia (salvo poi proclamare la repubblica sociale), poi di punto in bianco, x compiacere il proprio alleato/padrone proclama le leggi raziali. leggi che a quanto pare gli italiani non applicheranno mai fino in fondo finchè, dopo aver permesso l'occupazione del suolo italiano da parte dei soldati tedeschi, i nazisti deporteranno centianaia di ebrei.
poi fascismo colonialista in "missione civilizzatrice" che poi diventa fascismo spada dell'islam, giusto in funzione anti-inglese

con cosa potrei continuare.... con presidente operaio, gelataio... acch, no, quello era un altro lol!

personalmente non riesco a capirti, come non riesco a capire chi si proclama compagno e poi non ha problemi a difendere stalin, la cina di oggi e gli inciuci delle varie amministrazioni di centro-sinistra
...ma forse sono io che più che comunista sono anarchico


Ultima modifica di Merk il Mar Mag 12, 2009 3:52 pm - modificato 1 volta.
Torna in alto Andare in basso
Merk
Fagiano
Fagiano



Messaggi : 73
Data di iscrizione : 21.06.08

L'altro Guevara. Empty
MessaggioTitolo: Re: L'altro Guevara.   L'altro Guevara. EmptyMar Mag 12, 2009 3:48 pm

TMask ha scritto:


Il problema però è che manca il dialogo perchè mancano spunti di riflessione concreti.

forse il fatto è che questo è un sito in cui il 99.9% delle volte ci si va x vedere che fare la sera (io x primo), invece che x farsi i pipponi sul che o su forza nuova...
Torna in alto Andare in basso
Lestaat
Ucello
Ucello
Lestaat


Messaggi : 185
Data di iscrizione : 04.07.08

L'altro Guevara. Empty
MessaggioTitolo: Re: L'altro Guevara.   L'altro Guevara. EmptyMar Mag 12, 2009 5:32 pm

Ti rivolgevi a TMask ma mi permetto di dire la mia.

Merk ha scritto:
un po' di domande a bruciapelo.

che guevara (profondamente anticolonialista) diceva "i liberatori non esistono, sono i popoli a liberare loro stessi" e "le rivoluzioni non si esportano. le rivoluzioni nascono in seno ai popoli" e con questi princìpi partì per il congo ad appoggiare i locali movimenti di liberazione
come concili ciò con il colonialismo fascista che diceva "faccetta nera, bella abissina [...] quando saremo vicino a te noi ti daremo un altro duce e un altro re"?
credo che in etiopia il che avrebbe preferito combattere con gli etiopi piuttosto che con i fascisti
Diciamo che la risposta te la dai da solo poche righe più giù quando ricordi come sia stata differente la spinta ideologica che ha portato la popolazione a diventare fascista e l'uso del potere che in seguito venne fatto dalla gerarchia fascista.
Il movimento fascista nasce non certo come movimento "reazionario" ma fu quasi una spinta rivoluzionaria. La popolazione non segui il duce per i patti lateranensi o la stretta amicizia con l'alta borghesia industriale dell'epoca, ma fu il desiderio di giustizia che doveva ripulire dalla ormai endemica corruzione della classe politica del tempo.
Somiglia molto ad oggi di fatto, e molto anche a ciò che è successo negli anni sessanta/settanta.
Inoltre la vita per la gente era dura, e si aveva una società quasi feudale in quasi tutto il territorio italiano.
Per questo, lo "strillare" fascista era coinvolgente. Era il desiderio di trovare finalmente qualcuno da mettere al potere (perchè tanto la spinta a delegare ad altri la soluzione
dei problemi è tipica negli uomini) che con forza avrebbe dovuto dare una bella ripulita e riportare la società ad una situazione "per bene".
A guardare bene non c'è molta differenza con qualsiasi altro tipo di movimento popolare di qualsiasi colore si sia presentato in passato, un po ovunque.
Poi, al solito, il potere è sempre lo stesso, e con il tempo, ripresenta gli stessi problemi.
Anche a sinistra si vive lo stesso dramma del resto, no?
Non è forse vero che quel movimento che doveva essere di giustizia, di uguaglianza e di rispetto che doveva essere il comunismo si è trasformato nella stessa cosa con il tempo?
Il comunismo sovietico, con le sue gerarchie corrotte e indifferenti ai desideri della popolazione in cosa differisce dai viscidi accordi del potere fascista con l'alta borghesia, o dagli squallidi tentativi di presentare come progresso e giustizia le riforme criminali di Prodi e compagnia?
Che differenza c'è davvero tra l'omino cattolico fervente del 1950 che con speranza andava alla urne a votare De Gasperi per paura dei comunisti con la speranza di avere una vita migliore e più giusta con "il brav'uomo timorato di dio" al governo e il giovane del 1920 che per evitare il proprio destino fatto di zappa, sudore e vita breve, si univa al fascio nella speranza di costruire un mondo diverso in cui sperare di elevarsi a qualcosa di più di una mucca e ancora dal 20enne del 1970 che andava alle manifestazioni, frequentava le sezioni e partecipava alla vita politica con lo stesso desiderio di un mondo più giusto in cui sperare di emanciparsi dal suo destino di operaio sfruttato e ancora dal diessino pacifista che con speranza vede andare al governo D'Alema che poi gli bombarda Belgrado e lo rende precario a vita?
C'è davvero differenza?
Forse si, ma altrove.
Forse il fascista è più "leaderista" e pensa di poter ottenere qualcosa da UN uomo per bene e forte, forse il comunista pensa che l'unica possibilità sia quella di mettere tutto in comune per avere una base comune da cui emanciparsi e forse il cattolico vorrebbe innanzitutto che la società si confacesse al proprio credo........ma insomma.....tra la popolazione, FORSE, tutte queste grandi differenze non ci sono e forse, dico forse, le differenze vengono sottolineate ad arte per far si che tutti litighino mentre il problem è ancora lì, identico a sempre.

Merk ha scritto:

e poi come concili che guevara e la rivoluzione cubana che ha fatto piazza pulita dei poteri forti presenti nell'isola con il fascismo che con tali poteri ha fatto molteplici compromessi e grazie ai quali ha governato per 20 anni (borghesia, nobiltà e Vaticano)

poi sul "me ne frego"... il Che mi sembra più vicino al motto di don milani "I care" (mi sta a cuore, mi importa).
vedi "Lasciami dire, a rischio di sembrare ridicolo, che il vero rivoluzionario è guidato da grandi sentimenti d'amore" e "Siate sempre capaci di sentire nel più profondo di voi stessi ogni
ingiustizia commessa contro chiunque in qualsiasi parte del mondo: è la
qualità più bella di un rivoluzionario"

a volte mi sembri come un trotzkista che appoggia l'unione sovietica di stalin... affraid un ossimoro!

per me il fascismo è stato tutto e il contrario di tutto, forse la quintessenza della politica (=potere camaleontico): mussolini socialista massimalista anticlericale repubblicano che poi fa i patti lateranenzi, mantiene la monarchia (salvo poi proclamare la repubblica sociale), poi di punto in bianco, x compiacere il proprio alleato/padrone proclama le leggi raziali. leggi che a quanto pare gli italiani non applicheranno mai fino in fondo finchè, dopo aver permesso l'occupazione del suolo italiano da parte dei soldati tedeschi, i nazisti deporteranno centianaia di ebrei.
poi fascismo colonialista in "missione civilizzatrice" che poi diventa fascismo spada dell'islam, giusto in funzione anti-inglese

con cosa potrei continuare.... con presidente operaio, gelataio... acch, no, quello era un altro lol!
personalmente non riesco a capirti, come non riesco a capire chi si proclama compagno e poi non ha problemi a difendere stalin, la cina di oggi e gli inciuci delle varie amministrazioni di centro-sinistra
...ma forse sono io che più che comunista sono anarchico

PS
Io non sarei così coraggioso da paragonare Stalin, Cina e Centro-sinistra.
Per i primi due c'è ancora uno strato di propaganda spesso kilometri che impedisce una lettura obiettiva e reale degli eventi....sul centro sinistra c'è ben poco da sapere invece, quel che hanno fatto è proprio lì, davanti agli occhi.
Torna in alto Andare in basso
vidaloca
Fagiano di primo pelo
Fagiano di primo pelo



Messaggi : 11
Data di iscrizione : 03.05.09

L'altro Guevara. Empty
MessaggioTitolo: Re: L'altro Guevara.   L'altro Guevara. EmptyVen Mag 15, 2009 2:45 pm

Lestaat ha scritto:
Ti rivolgevi a TMask ma mi permetto di dire la mia.


Diciamo che la risposta te la dai da solo poche righe più giù quando ricordi come sia stata differente la spinta ideologica che ha portato la popolazione a diventare fascista e l'uso del potere che in seguito venne fatto dalla gerarchia fascista.
Il movimento fascista nasce non certo come movimento "reazionario" ma fu quasi una spinta rivoluzionaria. La popolazione non segui il duce per i patti lateranensi o la stretta amicizia con l'alta borghesia industriale dell'epoca, ma fu il desiderio di giustizia che doveva ripulire dalla ormai endemica corruzione della classe politica del tempo.
Somiglia molto ad oggi di fatto, e molto anche a ciò che è successo negli anni sessanta/settanta.
Inoltre la vita per la gente era dura, e si aveva una società quasi feudale in quasi tutto il territorio italiano.
Per questo, lo "strillare" fascista era coinvolgente. Era il desiderio di trovare finalmente qualcuno da mettere al potere (perchè tanto la spinta a delegare ad altri la soluzione
dei problemi è tipica negli uomini) che con forza avrebbe dovuto dare una bella ripulita e riportare la società ad una situazione "per bene".
A guardare bene non c'è molta differenza con qualsiasi altro tipo di movimento popolare di qualsiasi colore si sia presentato in passato, un po ovunque.

eh no, non riscriviamo la storia...
il fascismo era minoritario prima del biennio rosso, le sue fila si sono ingrossate grazie all'appoggio della borghesia agraria spaventata dalle lotte dei braccianti.
"Le squadre d'azione non nascono infatti nelle città, e tanto meno nelle grandi città, mentre Mussolini aveva come propria base di operazione Milano. Le squadre d'azione furono una tipica creazione del mondo rurale e del tipo di rapporti rozzi e brutali che ne regolavano in misura notevole la vita e le consuetudini intrecciate in una severa gerarchizzazione delle varie categorie, dal bracciante al padrone, tale da generare fra di esse contrasti acuti d'interesse in un groviglio mutevole di schieramenti. Ciò era particolarmente evidente nelle regioni nelle quali dominava il rapporto di mezzadria nel quale insorgevano di volta in volta contrasti e coincidenze di interesse fra mezzadro e bracciante e fra mezzadro e padrone.

La frequente ostilità dei mezzadri alle lotte bracciantili e la loro propensione a parteggiare per i padroni, i quali naturalmente ne approfittavano inserendosi come un cuneo dirompente fra le due categorie, portò i mezzadri a divenire di fatto il braccio secolare del padronato che, organizzati in squadre furono poi spinte all'assalto delle Case del popolo dove i braccianti si riunivano per prendere le loro decisioni nei confronti delle lotte ingaggiate. E poca era la strada che divideva le Case del Popolo dalle abitazioni dei capi lega! Così l'Emilia, la Romagna, la Toscana, l'Umbria, regioni mezzadrili per eccellenza, conobbero per prime lo squadrismo più crudele e sanguinario, che, da esse, si diffuse alle altre regioni, penetrando dalle campagne nelle città"

Gli assalti alle sedi dei partiti di sinistra e popolari, le intimidazioni e pestaggi, l'olio di ricino ai nemici...ecc.ecc.sono tutte azioni che gli hanno fatto guadagnare la fiducia dei borghesi spaventati dal "pericolo Rosso" bolscevico.
E non dimentichiamo che la marcia su Roma fu fatta da 40.000 squadristi non da masse oceaniche, e il re non volle fermarla (chissà perchè)
altro che forza rivoluzionaria...erano già in combutta con i poteri forti....

Dimentichiamo poi i che il governo Mussolini dei primi anni era formato da partiti di centro di destra e da fascisti?
Rivoluzionari de che...
Sarà un caso che gli obiettivi del grande capitale coincidevano con quelli del fascismo? cosi anche in Germania gli obiettivi del grande capitale coincidevano con quelli di Hitler?

Poi la fascistizzazione del paese, la creazione di un immaginario "forte", la repressione degli oppositori (l'omicidio di Matteotti per es)
ecc.ecc ha fatto si che il fascismo diventasse un fenomeno di massa non rivoluzionario...

E il ritornando al Che, era comunista.punto.
Vogliamo riscrivere pure in questo caso la storia?
Che poi i fascisti vogliano mitizzarlo o appropriarsene per i loro fini è un sintomo della povertà (in questo sento scrissi "poretti") e della mancanza di "figure mitiche" o quantomeno presentabili di destra...e dimostra come i fascisti si muovano sempre per reazione a qualcosa...
vado! che me tocca pure lavorare!!!
Torna in alto Andare in basso
TMask
Ucello Padulo
Ucello Padulo
TMask


Messaggi : 295
Data di iscrizione : 20.06.08

L'altro Guevara. Empty
MessaggioTitolo: Re: L'altro Guevara.   L'altro Guevara. EmptyVen Mag 15, 2009 3:56 pm

Merk ha scritto:
un po' di domande a bruciapelo.

che guevara (profondamente anticolonialista) diceva "i liberatori non esistono, sono i popoli a liberare loro stessi" e "le rivoluzioni non si esportano. le rivoluzioni nascono in seno ai popoli" e con questi princìpi partì per il congo ad appoggiare i locali movimenti di liberazione
come concili ciò con il colonialismo fascista che diceva "faccetta nera, bella abissina [...] quando saremo vicino a te noi ti daremo un altro duce e un altro re"?
credo che in etiopia il che avrebbe preferito combattere con gli etiopi piuttosto che con i fascisti

e poi come concili che guevara e la rivoluzione cubana che ha fatto piazza pulita dei poteri forti presenti nell'isola con il fascismo che con tali poteri ha fatto molteplici compromessi e grazie ai quali ha governato per 20 anni (borghesia, nobiltà e Vaticano)

poi sul "me ne frego"... il Che mi sembra più vicino al motto di don milani "I care" (mi sta a cuore, mi importa).
vedi "Lasciami dire, a rischio di sembrare ridicolo, che il vero rivoluzionario è guidato da grandi sentimenti d'amore" e "Siate sempre capaci di sentire nel più profondo di voi stessi ogni
ingiustizia commessa contro chiunque in qualsiasi parte del mondo: è la
qualità più bella di un rivoluzionario"

a volte mi sembri come un trotzkista che appoggia l'unione sovietica di stalin... affraid un ossimoro!

per me il fascismo è stato tutto e il contrario di tutto, forse la quintessenza della politica (=potere camaleontico): mussolini socialista massimalista anticlericale repubblicano che poi fa i patti lateranenzi, mantiene la monarchia (salvo poi proclamare la repubblica sociale), poi di punto in bianco, x compiacere il proprio alleato/padrone proclama le leggi raziali. leggi che a quanto pare gli italiani non applicheranno mai fino in fondo finchè, dopo aver permesso l'occupazione del suolo italiano da parte dei soldati tedeschi, i nazisti deporteranno centianaia di ebrei.
poi fascismo colonialista in "missione civilizzatrice" che poi diventa fascismo spada dell'islam, giusto in funzione anti-inglese

con cosa potrei continuare.... con presidente operaio, gelataio... acch, no, quello era un altro lol!

personalmente non riesco a capirti, come non riesco a capire chi si proclama compagno e poi non ha problemi a difendere stalin, la cina di oggi e gli inciuci delle varie amministrazioni di centro-sinistra
...ma forse sono io che più che comunista sono anarchico

Innanzi tutto, non è questione di conciliare il "che" con il fascismo, nessuno pensa o ha mai pensato di farlo passare per camerata, semplicemente si fa presente che trattasi di una figura che è stata analizzata, e sicuramente non da oggi, anche in ambienti apparentemente in antitesi con la figura di Guevara, all'interno dei quali però più d'uno ha colto e valorizzato alcuni aspetti salienti della attività politica e della spinta rivoluzionaria del "Che" che ha trovato assolutamente in linea con la propria sensibilità ideale - ideale, non ideologica -.

Nessuno quindi vuole appropriarsi di nulla...

Anzi, ci sarebbe da rilevare che l'atteggiamento di considerare la sua fuigura "cosa nostra" da parte soprattutto di certuni ambienti "no global" poco no e molto global, poco sarebbe piaciuta al rivoluzionario argentino che, ci sarebbe da scommetterci, non avrebbe riservato un bel trattamento a chi lo ha trasformato la sua immagine in un marchio di merchandaising...
Torna in alto Andare in basso
http://www.controventopg.splinder.com
MrMontag
Fagiano giovane
Fagiano giovane
MrMontag


Messaggi : 46
Data di iscrizione : 12.08.08

L'altro Guevara. Empty
MessaggioTitolo: Re: L'altro Guevara.   L'altro Guevara. EmptyVen Mag 15, 2009 6:43 pm

Merk ha scritto:
un po' di domande a bruciapelo.

che guevara (profondamente anticolonialista) diceva "i liberatori non esistono, sono i popoli a liberare loro stessi" e "le rivoluzioni non si esportano. le rivoluzioni nascono in seno ai popoli" e con questi princìpi partì per il congo ad appoggiare i locali movimenti di liberazione
come concili ciò con il colonialismo fascista che diceva "faccetta nera, bella abissina [...] quando saremo vicino a te noi ti daremo un altro duce e un altro re"?
credo che in etiopia il che avrebbe preferito combattere con gli etiopi piuttosto che con i fascisti


Tuttavia a ben vedere è stato lui stesso un discreto esportatore di rivoluzioni, non credi? Very Happy

Per quanto riguarda i conflitti post coloniali africani, ecco... è un esempio che da estimatore del "Che" avrei evitato... in quanto nella stragrande maggioranza dei casi questi conflitti venivano sfruttati quando non fomentati dalle due grandi potenze nella logica della "guerra fredda", e le avventure dei Cubani in africa (non solo quella in Congo) avvenivano, a Guevara piacendo o no, in nome e per conto dell'URSS (indipercui evidentemente poco potevano avere a che fare con la libertà dei popoli).
Torna in alto Andare in basso
Merk
Fagiano
Fagiano



Messaggi : 73
Data di iscrizione : 21.06.08

L'altro Guevara. Empty
MessaggioTitolo: Re: L'altro Guevara.   L'altro Guevara. EmptyVen Mag 15, 2009 8:35 pm

MrMontag ha scritto:
Merk ha scritto:
un po' di domande a bruciapelo.

che guevara (profondamente anticolonialista) diceva "i liberatori non esistono, sono i popoli a liberare loro stessi" e "le rivoluzioni non si esportano. le rivoluzioni nascono in seno ai popoli" e con questi princìpi partì per il congo ad appoggiare i locali movimenti di liberazione
come concili ciò con il colonialismo fascista che diceva "faccetta nera, bella abissina [...] quando saremo vicino a te noi ti daremo un altro duce e un altro re"?
credo che in etiopia il che avrebbe preferito combattere con gli etiopi piuttosto che con i fascisti


Tuttavia a ben vedere è stato lui stesso un discreto esportatore di rivoluzioni, non credi? Very Happy

Per quanto riguarda i conflitti post coloniali africani, ecco... è un esempio che da estimatore del "Che" avrei evitato... in quanto nella stragrande maggioranza dei casi questi conflitti venivano sfruttati quando non fomentati dalle due grandi potenze nella logica della "guerra fredda", e le avventure dei Cubani in africa (non solo quella in Congo) avvenivano, a Guevara piacendo o no, in nome e per conto dell'URSS (indipercui evidentemente poco potevano avere a che fare con la libertà dei popoli).

tu, come la vedi?
ben venga il discorso sulla genuinità o meno delle rivoluzioni. è un discorso molto interessante e non vedo perchè avrei dovuto evitarli; come dici tu sono un estimatore del che, non il suo avvocato difensore Laughing
è vero, dietro i conflitti post-coloniali il più delle volte c'era la mano delle due superpotenze, ma è evidente a tutti che i movimenti di liberazione esistevano (e l'URSS li appoggiava ben volentieri)

cosa ne pensi invece del colonialismo fascista in missione civilizzatrice?
non mi sembra che appoggiasse nessun movimento, era solo un invasione di un paese sovrano da parte di un paese straniero, sbaglio?

comprendo di più Tmask che si sente idealmente, e non ideologicamente, vicino al che
Torna in alto Andare in basso
MrMontag
Fagiano giovane
Fagiano giovane
MrMontag


Messaggi : 46
Data di iscrizione : 12.08.08

L'altro Guevara. Empty
MessaggioTitolo: Re: L'altro Guevara.   L'altro Guevara. EmptySab Mag 16, 2009 12:08 pm

Merk ha scritto:
MrMontag ha scritto:
Merk ha scritto:
un po' di domande a bruciapelo.

che guevara (profondamente anticolonialista) diceva "i liberatori non esistono, sono i popoli a liberare loro stessi" e "le rivoluzioni non si esportano. le rivoluzioni nascono in seno ai popoli" e con questi princìpi partì per il congo ad appoggiare i locali movimenti di liberazione
come concili ciò con il colonialismo fascista che diceva "faccetta nera, bella abissina [...] quando saremo vicino a te noi ti daremo un altro duce e un altro re"?
credo che in etiopia il che avrebbe preferito combattere con gli etiopi piuttosto che con i fascisti


Tuttavia a ben vedere è stato lui stesso un discreto esportatore di rivoluzioni, non credi? Very Happy

Per quanto riguarda i conflitti post coloniali africani, ecco... è un esempio che da estimatore del "Che" avrei evitato... in quanto nella stragrande maggioranza dei casi questi conflitti venivano sfruttati quando non fomentati dalle due grandi potenze nella logica della "guerra fredda", e le avventure dei Cubani in africa (non solo quella in Congo) avvenivano, a Guevara piacendo o no, in nome e per conto dell'URSS (indipercui evidentemente poco potevano avere a che fare con la libertà dei popoli).

tu, come la vedi?
ben venga il discorso sulla genuinità o meno delle rivoluzioni. è un discorso molto interessante e non vedo perchè avrei dovuto evitarli; come dici tu sono un estimatore del che, non il suo avvocato difensore Laughing
è vero, dietro i conflitti post-coloniali il più delle volte c'era la mano delle due superpotenze, ma è evidente a tutti che i movimenti di liberazione esistevano (e l'URSS li appoggiava ben volentieri)

cosa ne pensi invece del colonialismo fascista in missione civilizzatrice?
non mi sembra che appoggiasse nessun movimento, era solo un invasione di un paese sovrano da parte di un paese straniero, sbaglio?

comprendo di più Tmask che si sente idealmente, e non ideologicamente, vicino al che

Sicuramente la parte più affascinante dell'epopea del "Che" (per quanto mi riguarda), è quella della della giovinezza fino al rovesciamento di Batista. Dopodiché è innegabile che abbia agito essenzialmente entro le logiche della "guerra fredda", come tanti altri. Ciò non intacca (sempre per quanto mi riguarda) la stima per la sua figura. E' stata semplicemente una conseguenza inevitabile vista la situazione geopolitica e strategica di Cuba. Questo è ciò che intendevo prima.

Il discorso è sicuramente interessante e sarebbe anche molto lungo e impegnativo... certo che i movimenti di liberazione esistevano, altrettanto evidentemente l'URSS li appoggiava nel momento in cui c'era da contendere spazi di influenza agli USA, e il più delle volte, quando questo sostegno è andato a buon fine, ha favorito l'ascesa di regimi ben più sciagurati del vecchio colonialismo europeo, (vedi quella bestia di mugabe che ha distrutto una nazione fino ad allora fiorente e decimato il suo popolo, ed è ancora in sella). Forse l'unica eccezione è Sankara in Alto Volta (Burkina Faso), che era sì marxista ma anche un vero patriota (e infatti durò poco).

Di cosa penso del colonialismo fascista te ne parlerei volentieri ma anche qui il discorso è lungo e complesso e soprattutto nulla c'entra a mio avviso con l'oggetto del 3d.
Che fosse l'invasione di un paese da parte di un'altro non ci piove, come tutte i "colonialismi" storici, del resto.
Io mi fermo qui perché già gran parte del discorso è largamente O.T. ma se vuoi continuiamo, magari in "cultura".

P.s.: faccio solo una piccola notazione, non si capisce come mai quando se ne vuol parlare criticamente si cita il "colonialismo fascista", quando in verità sanno anche i sassi che il colonialismo italiano è stato prima di tutto "liberale", e solo dopo è divenuto "fascista"...
Torna in alto Andare in basso
Merk
Fagiano
Fagiano



Messaggi : 73
Data di iscrizione : 21.06.08

L'altro Guevara. Empty
MessaggioTitolo: Re: L'altro Guevara.   L'altro Guevara. EmptySab Mag 16, 2009 2:31 pm

MrMontag ha scritto:

P.s.: faccio solo una piccola notazione, non si capisce come mai quando se ne vuol parlare criticamente si cita il "colonialismo fascista", quando in verità sanno anche i sassi che il colonialismo italiano è stato prima di tutto "liberale", e solo dopo è divenuto "fascista"...

in che senso?
Torna in alto Andare in basso
Lestaat
Ucello
Ucello
Lestaat


Messaggi : 185
Data di iscrizione : 04.07.08

L'altro Guevara. Empty
MessaggioTitolo: Re: L'altro Guevara.   L'altro Guevara. EmptySab Mag 16, 2009 2:43 pm

vidaloca ha scritto:

eh no, non riscriviamo la storia...

Evidentemente non mi sono spiegato.
Quel che è stato il fascismo lo so benissimo.
E sono perfettamente daccordo con te.
Il punto però è un altro.
Io non sto parlando di quel che il governo fascista, o il partito fascista ha fatto, sto parlando del perchè, il cittadino comune, per lo più rurale e ignorante per di più, ha deciso di diventare una camicia nera ed aderire al movimento fascista.
Beh, le motivazione sono inevitabilmente le stesse per il fascista ventenne del 1920 e per il comunista ventenne del 1970.
Sono la speranza di poter decidere liberamente cosa fare della propria vita, o più banalmente e semplicemente, poter avere una vita un po' più "giusta".
Mentre tra le gerarchie e gli apparati di potere le differenze possono essere profonde sotto tutti gli aspetti (che poi, visto come si sono comportate le varie sinistre al potere in tutto il mondo, anche qui non ci giurerei) tra la popolazione che prende parte a tali movimenti ideologici le differenze sono del tutto trascurabili ed è per questo motivo che chiunque sia al potere cerca come prima cosa di sottolineare tali differenze rendendole parte essenziale della propria ideologia così da trasformare una massa pericolosamente unita negli intenti in due fazioni che si sparano e/o sputano a vicenda.
Per notare ancora di più tale situazione vorrei far notare anche quanto solitamente i dialoghi su questi temi diventino velocemente surreali.
Se ci fai caso quel che un fascista dice dei comunisti non è molto diverso da quel che un comunista dice dei fascisti.
Per il fascista quello di sinistra è il servo dei poteri forti, quello in combutta con l'apparato, quello che non pensa al bene comune ma solo alla propria poltrona..........
Che è poi quel che il comunista dice del fascista.....quante volte avrai sentito l'espressione "servi" ...
Il brutto è che hanno entrambi ragione e torto allo stesso tempo.
Le accuse reciproche sono stupidamente rivolte al generico "comunista" o "fascista" e non, come dovrebbe, all'apparato di potere che ne sfrutta l'ideologia.
Non sono certo io che ho voluto il precariato e le agenzie interinali o il bombardamento di Belgrado, ma è sistematicamente la prima critica che mi vien fatta quando viene fori che sono di sinistra.....
E non è certo in quelli come TMask in cui si trovano le colpe delle stragi di stato degli anni di piombo....
Ti sembra così diverso quel che fa casapound da ciò che facevano i centri sociali?
E perchè secondo te?
Perchè quello è semplicemente il popolo, con gli stessi problemi da risolvere, con lo stesso desiderio di giustizia e con le stesse speranze.
I fascisti sono quelli vittime del mito dell'eroe, del militarismo e dell'"ordine e disciplina" tanto quanto il comunista è vittima del proprio pacifismo e dell'organizzazione sindacale.
E' solo questione di punti di vista però.
Quello che per qualcuno è un merito, per l'altro è una colpa.
"L'ordine e disciplina" per il fascista vuol dire giustizia, per il comunista violenza....."pacifismo" per il comunista è un mondo migliore per il fascista ipocrita vigliaccheria.
Non sta a me giudicare chi ha ragione, se mai qualcuno ne ha davvero, noto soltanto che interpretando la retorica di entrambi seguendo per ognuna i propri canoni ideologici, quelle differenze se non si annullano, poco ci manca.

PS
Ho fatto svariate banalizzazioni, non me ne vogliate, stavo solo cercando di spiegare il mio punto di vista in modo semplice.
Torna in alto Andare in basso
MrMontag
Fagiano giovane
Fagiano giovane
MrMontag


Messaggi : 46
Data di iscrizione : 12.08.08

L'altro Guevara. Empty
MessaggioTitolo: Re: L'altro Guevara.   L'altro Guevara. EmptySab Mag 16, 2009 3:17 pm

Merk ha scritto:
MrMontag ha scritto:

P.s.: faccio solo una piccola notazione, non si capisce come mai quando se ne vuol parlare criticamente si cita il "colonialismo fascista", quando in verità sanno anche i sassi che il colonialismo italiano è stato prima di tutto "liberale", e solo dopo è divenuto "fascista"...

in che senso?

Nel senso che è noto che l'esperienza coloniale italiana ebbe inizio ben prima dell'avvento del Fascismo; nonostante ciò, quando se ne vuol dare una accezione negativa si parla di "colonialismo fascista", come hai fatto tu poco sopra... ne devo dedurre che il colonialismo in epoca fascista fosse "cattivo" e quello precedente dell'Italia liberale, o quello francese, per esempio, fossero "buoni"?
Torna in alto Andare in basso
MrMontag
Fagiano giovane
Fagiano giovane
MrMontag


Messaggi : 46
Data di iscrizione : 12.08.08

L'altro Guevara. Empty
MessaggioTitolo: Re: L'altro Guevara.   L'altro Guevara. EmptySab Mag 16, 2009 3:23 pm

Lestaat ha scritto:



Su alcune "banalizzazioni" sarebbe interessante discutere ma nel merito del discorso non si può che concordare in pieno.
Torna in alto Andare in basso
Merk
Fagiano
Fagiano



Messaggi : 73
Data di iscrizione : 21.06.08

L'altro Guevara. Empty
MessaggioTitolo: Re: L'altro Guevara.   L'altro Guevara. EmptySab Mag 16, 2009 3:31 pm

MrMontag ha scritto:
Merk ha scritto:
MrMontag ha scritto:

P.s.: faccio solo una piccola notazione, non si capisce come mai quando se ne vuol parlare criticamente si cita il "colonialismo fascista", quando in verità sanno anche i sassi che il colonialismo italiano è stato prima di tutto "liberale", e solo dopo è divenuto "fascista"...

in che senso?

Nel senso che è noto che l'esperienza coloniale italiana ebbe inizio ben prima dell'avvento del Fascismo; nonostante ciò, quando se ne vuol dare una accezione negativa si parla di "colonialismo fascista", come hai fatto tu poco sopra... ne devo dedurre che il colonialismo in epoca fascista fosse "cattivo" e quello precedente dell'Italia liberale, o quello francese, per esempio, fossero "buoni"?

no, no
per me il colonialismo è sempre "cattivo"
Torna in alto Andare in basso
Contenuto sponsorizzato





L'altro Guevara. Empty
MessaggioTitolo: Re: L'altro Guevara.   L'altro Guevara. Empty

Torna in alto Andare in basso
 
L'altro Guevara.
Torna in alto 
Pagina 1 di 2Vai alla pagina : 1, 2  Successivo
 Argomenti simili
-
» Ernesto Guevara, 9 ottobre 1967 - 9 ottobre 2008

Permessi in questa sezione del forum:Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
 :: Generale :: Attualità-
Vai verso: