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 Bush preso a scarpate, perchè?

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Lestaat
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MessaggioTitolo: Re: Bush preso a scarpate, perchè?   Bush preso a scarpate, perchè? - Pagina 3 EmptyMar Dic 30, 2008 1:10 am

La mi' trisnonna insegnava flamenco, nessuno conosce quel ballo più di me 'l'sapevi marchino?

Sei la dimostrazione vivente di quanto hanno ragione quelli che prendono per il culo la gioventù di sinistra marco.
Come le tre scimmiette, non vedo, non sento e non parlo.
Guarda le cose per quelle che sono, cazzo, non per quello che ti raccontano essere.
Svegliati.
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luKa
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MessaggioTitolo: A qualcuno farebbe bene leggere di più e scrivere di meno...   Bush preso a scarpate, perchè? - Pagina 3 EmptyMer Dic 31, 2008 2:53 pm

I MOLTI SETTEMBRE
Arundhati Roy

estratto da qui


L'11 settembre evoca avvenimenti più recenti. Fu l'11 settembre 1990 che George Bush Senior, allora presidente degli Usa, in una seduta congiunta del Congresso, pronunciò un discorso che annunciava la decisione del suo governo di muovere guerra all'Iraq. Secondo il governo Usa Saddam Hussein è un criminale di guerra, uno spietato tiranno militare colpevole di genocidio contro il suo popolo. Si tratta di una descrizione abbastanza fedele dell'uomo, che nel 1988 rase al suolo centinaia di villaggi nel Nord dell'Iraq e utilizzò armi chimiche e mitragliatrici per uccidere migliaia di curdi. Oggi sappiamo che in quello stesso anno l'Amministrazione statunitense gli fornì 500 milioni di dollari in sovvenzioni per l'acquisto di prodotti agricoli americani. L'anno successivo, dopo che ebbe completato con successo la sua campagna genocida, il governo Usa gli raddoppiò i finanziamenti fino a un miliardo di dollari. Gli fornì anche un batterio dell'antrace di alta qualità, oltre a elicotteri e a materiale per diversi scopi, utilizzabile nella produzione di armi biologiche e chimiche.
Così si scoprì che mentre Saddam Hussein stava realizzando le peggiori atrocità, l'Amministrazione Usa e quella britannica erano i suoi più stretti alleati. Anche oggi, il governo turco – che nel campo dei diritti umani registra una situazione fra le più spaventose al mondo – è uno degli alleati più fedeli dell'Amministrazione Usa. Il fatto che il governo turco da anni opprima e assassini il popolo curdo non ha impedito all'Amministrazione Usa di offrirgli di continuo armi e aiuti allo sviluppo. Non è stata evidentemente la preoccupazione per le sorti del popolo curdo che ha motivato il discorso del Presidente Bush al Congresso. Cosa è cambiato?
Nell'agosto del 1990, Saddam Hussein invase il Kuwait. La sua colpa non fu tanto quella di aver commesso un atto di guerra, quanto di aver agito in autonomia, senza prendere ordini dai suoi signori. Questa esibizione di indipendenza bastò a sconvolgere gli equilibri di potere nel Golfo. Così fu deciso che Saddam Hussein fosse eliminato, come un animale domestico che sia vissuto più a lungo dell'amore del suo padrone. Il primo attacco degli Alleati fu sferrato nel gennaio 1991. Il mondo seguì la guerra in prima serata, come fosse un programma televisivo. (In India quei giorni si doveva andare in un hotel a cinque stelle per vedere la Cnn.) Decine di migliaia di persone furono uccise in un mese di bombardamenti devastanti. Ciò che molti non sanno è che la guerra non finì allora. Il furore iniziale, anziché estinguersi, è proseguito in modo più concentrato nel più lungo attacco aereo mai subito da un paese dopo la guerra in Vietnam.
Nel corso dell'ultimo decennio, le forze americane e inglesi hanno lanciato sull'Iraq migliaia di missili e bombe. I campi e i terreni agricoli sono stati bombardati con 300 tonnellate di uranio impoverito. In paesi come la Gran Bretagna e l'America, le granate all'uranio impoverito vengono collaudate facendole esplodere all'interno di tunnel di cemento costruiti appositamente. I residui radioattivi vengono rimossi, sigillati nel cemento e gettati nell'oceano (il che non va affatto bene). In Iraq si è mirato – in modo deliberato, con intenzioni malevole – al cibo e alle riserve d'acqua della gente. Nei lanci aerei, gli Alleati hanno puntato specificamente contro gli impianti di irrigazione distruggendoli, ben consapevoli del fatto che non sarebbe stato possibile ripararli senza assistenza straniera. Nel Sud dell'Iraq i casi di cancro tra i bambini sono quadruplicati.
Nei dieci anni di sanzioni economiche successivi a quella guerra, ai civili iracheni sono stati negati alimenti, medicine, attrezzature mediche, ambulanze, acqua pulita: il minimo indispensabile. Circa mezzo milione di bambini iracheni sono morti in conseguenza delle sanzioni. Di essi, Madeleine Albright, allora ambasciatore degli Usa presso le Nazioni Unite, disse la famosa frase: «È una scelta molto difficile, ma crediamo che ne valga la pena». «Equidistanza morale» fu il termine utilizzato per denunciare coloro che criticarono la guerra in Afghanistan. Madeleine Albright non può essere accusata di «equisdistanza morale». Quel che disse fu pura algebra.
Dieci anni di bombardamenti non sono riusciti a spodestare Saddam Hussein, il `Mostro di Baghdad'. Ora, a distanza di circa dodici anni, il presidente George Bush Jr. ha rispolverato la retorica. Propone una guerra totale il cui obiettivo non è altro che un cambio di regime. Secondo il «New York Times», l'amministrazione Bush «sta seguendo una strategia pianificata in modo meticoloso per convincere l'opinione pubblica, il Congresso e gli alleati della necessità di contrastare la minaccia di Saddam Hussein». Andrew H. Card jr., il capo di stato maggiore presso la Casa Bianca, ha spiegato come l'amministrazione stesse accelerando i piani militari per la caduta [del regime iracheno]: «Da un punto di vista di marketing – ha detto – non si lanciano nuovi prodotti in agosto». Questa volta lo slogan usato per il «nuovo prodotto» di Washington non è la grave situazione del popolo kuwaitiano, ma la dichiarazione che l'Iraq possiede armi di distruzione di massa.
«Basta con l'inetto moralismo delle lobby della pace – ha scritto Richard Perle, ex consigliere del presidente Bush – abbiamo bisogno di colpirlo [Saddam Hussein, (NdT)] prima che lui colpisca noi.» Gli ispettori dell'Onu hanno riferito pareri diversi circa le Armi di Distruzione di Massa dell'Iraq; molti hanno detto chiaramente che il suo arsenale è stato smantellato, e che egli non è in grado di ricostruirlo. Invece non vi è alcuna incertezza circa la quantità e la qualità dell'arsenale di armi atomiche e chimiche posseduto dall'America. L'Amministrazione Usa accoglierebbe volentieri gli ispettori Onu? E la Gran Bretagna? E Israele? Se l'Iraq avesse davvero un'arma nucleare, ciò giustificherebbe un attacco preventivo da parte degli Usa? Gli Stati Uniti possiedono il più vasto arsenale atomico del pianeta. Sono l'unico paese al mondo ad averlo effettivamente utilizzato contro popolazioni civili. Se gli Usa sono giustificati nel caso lancino un attacco preventivo all'Iraq, allora qualsiasi potenza nucleare è giustificata nell'effettuare un attacco preventivo contro qualsiasi altro paese. L'India potrebbe attaccare il Pakistan, o viceversa. Qualora il governo Usa sviluppi un'avversione per il primo ministro indiano, può semplicemente `sbarazzarsene' con un attacco preventivo?
Recentemente gli Usa hanno svolto un ruolo importante nel costringere l'India e il Pakistan a retrocedere dal proposito di una guerra che era ormai imminente. È così difficile per l'America seguire i suoi stessi consigli? Chi è colpevole di praticare del moralismo inetto? O di predicare la pace mentre dichiara la guerra? Gli Usa, che George Bush ha definito «la nazione più pacifica della terra», sono in guerra, ora con un paese ora con un altro, ogni anno, da cinquant'anni a questa parte.
Le guerre non sono mai state combattute per ragioni altruistiche. Di solito si combattono per l'egemonia, per l'interesse economico. E poi naturalmente c'è l'industria della guerra. Difendere il proprio controllo sul petrolio mondiale è fondamentale per la politica estera Usa. I recenti interventi militari dell'Amministrazione Usa nei Balcani e in Asia centrale sono in rapporto con il petrolio.
...estratto da
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MessaggioTitolo: Re: Bush preso a scarpate, perchè?   Bush preso a scarpate, perchè? - Pagina 3 EmptyMer Dic 31, 2008 7:02 pm

Lestaat ha scritto:
La mi' trisnonna insegnava flamenco, nessuno conosce quel ballo più di me 'l'sapevi marchino?

Che voi che te dico ? Speramo che almeno quello l'hai imparato bene.
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MessaggioTitolo: Re: Bush preso a scarpate, perchè?   Bush preso a scarpate, perchè? - Pagina 3 EmptyMer Dic 31, 2008 7:05 pm

luKa ha scritto:
I MOLTI SETTEMBRE
Arundhati Roy

estratto da qui


L'11 settembre evoca avvenimenti più recenti. Fu l'11 settembre 1990 che George Bush Senior, allora presidente degli Usa, in una seduta congiunta del Congresso, pronunciò un discorso che annunciava la decisione del suo governo di muovere guerra all'Iraq. Secondo il governo Usa Saddam Hussein è un criminale di guerra, uno spietato tiranno militare colpevole di genocidio contro il suo popolo. Si tratta di una descrizione abbastanza fedele dell'uomo, che nel 1988 rase al suolo centinaia di villaggi nel Nord dell'Iraq e utilizzò armi chimiche e mitragliatrici per uccidere migliaia di curdi. Oggi sappiamo che in quello stesso anno l'Amministrazione statunitense gli fornì 500 milioni di dollari in sovvenzioni per l'acquisto di prodotti agricoli americani. L'anno successivo, dopo che ebbe completato con successo la sua campagna genocida, il governo Usa gli raddoppiò i finanziamenti fino a un miliardo di dollari. Gli fornì anche un batterio dell'antrace di alta qualità, oltre a elicotteri e a materiale per diversi scopi, utilizzabile nella produzione di armi biologiche e chimiche.

[....]

Recentemente gli Usa hanno svolto un ruolo importante nel costringere l'India e il Pakistan a retrocedere dal proposito di una guerra che era ormai imminente. È così difficile per l'America seguire i suoi stessi consigli? Chi è colpevole di praticare del moralismo inetto? O di predicare la pace mentre dichiara la guerra? Gli Usa, che George Bush ha definito «la nazione più pacifica della terra», sono in guerra, ora con un paese ora con un altro, ogni anno, da cinquant'anni a questa parte.
Le guerre non sono mai state combattute per ragioni altruistiche. Di solito si combattono per l'egemonia, per l'interesse economico. E poi naturalmente c'è l'industria della guerra. Difendere il proprio controllo sul petrolio mondiale è fondamentale per la politica estera Usa. I recenti interventi militari dell'Amministrazione Usa nei Balcani e in Asia centrale sono in rapporto con il petrolio.
...estratto da

Articolo interessante, condivido sopratutto la parte che riguarda le ispezioni agli arsenali che dovrebbero essere uguali per tutte le nazioni.

ciao
marco
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MessaggioTitolo: Re: Bush preso a scarpate, perchè?   Bush preso a scarpate, perchè? - Pagina 3 EmptyMar Gen 20, 2009 12:23 pm

Oggi se ne va il politico più indegno dell'epoca moderna, uno degli esseri (molto probabilmente non umano, bensì rettiliano) più spregevoli che mai abbiano avuto incarichi politici.
Il mondo che ha lasciato è molto peggiore di com'era quando si insediò attraverso un furto di voti e la responsabilità sua e dei suoi collaboratori è molto alta.
Personalmente ho sempre pensato che fosse una vera sciagura per tutta l'umanità e non ho mai cambiato opinione nemmeno per un millesimo di secondo.
Quindi ora che se ne va sono molto contento.

In compenso ora ad occupare il suo posto c'è colui che pare invece proprio essere un essere umano.
Un vero essere umano e questo mi fa essere ancora più contento, spero di non sbagliarmi.
Personalmente mi auguravo la sua elezione già 5 anni fa.

Quindi oggi è un giorno molto importante per le sorti della civiltà occidentale
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MessaggioTitolo: Re: Bush preso a scarpate, perchè?   Bush preso a scarpate, perchè? - Pagina 3 Empty

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