| | terremoto in Abruzzo..6-4-2009 | |
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+6TMask mario Il Teo Merk bonham KittyX 10 partecipanti | |
Autore | Messaggio |
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mario Ucello modello impero!
Messaggi : 501 Data di iscrizione : 14.09.08
| Titolo: Re: terremoto in Abruzzo..6-4-2009 Gio Apr 09, 2009 11:30 am | |
| - Il Teo ha scritto:
- bonham ha scritto:
sarebbe da mettere su un'impresa edile e spostarsi in abruzzo! ci sarà da diventar milionari con tutti gli appalti che nasceranno. Credo ci stia già pensando la camorra Abbiamo già visto che ce l'hanno fatta sotto al naso qui in Umbria approfittando della ricostruzione post terremoto, perchè non potrebbero far altrettanto anche in Abruzzo? Tra l'altro in questo periodo di crisi è soprattutto la malavita organizzata ad avere enormi disponibilità di denaro da investire (o da ripulire) tramite cantieri edili, etc. | |
| | | KittyX Fenomeno da baraccone
Messaggi : 325 Data di iscrizione : 07.06.08 Età : 37 Località : AscoliPiceno/Perugia
| Titolo: Re: terremoto in Abruzzo..6-4-2009 Gio Apr 09, 2009 2:02 pm | |
| si..l'epicentro di stanotte e di stamattina alle 6.30 si è spostato a nord dell'aquila...crepa rilevata nel muro della mia mansarda ad AP.... | |
| | | KittyX Fenomeno da baraccone
Messaggi : 325 Data di iscrizione : 07.06.08 Età : 37 Località : AscoliPiceno/Perugia
| Titolo: Re: terremoto in Abruzzo..6-4-2009 Gio Apr 09, 2009 2:13 pm | |
| io mi vergogno di essere italiana.....
guardate vi prego :
http://chediconodinoi.blogspot.com/2009/04/berlusconi-le-vittime-del-terremoto.html | |
| | | Lestaat Ucello
Messaggi : 185 Data di iscrizione : 04.07.08
| Titolo: Re: terremoto in Abruzzo..6-4-2009 Gio Apr 09, 2009 3:02 pm | |
| - KittyX ha scritto:
- io mi vergogno di essere italiana.....
guardate vi prego :
http://chediconodinoi.blogspot.com/2009/04/berlusconi-le-vittime-del-terremoto.html Dio che imbecille che è. L'ennesima riprova che è solo un coglione cui è stato dato potere. Il che lo rende sicuramente tremendamente pericoloso, ma lungi dall'essere il genio del male come lo dipinge l'altra ala del partito unico (parlo del PD ovviamente) e quei pochi rimbambiti autoreferenziali alla loro sinistra. Se non fosse che ci va di mezzo la vita delle persone sarebbe da prendere a scapaccioni e metterlo in castigo dietro la lavagna come con i bambini idioti, ma viste le ripercussioni che hanno le sue minchiate non capisco come non ci siano squadroni di gente incazzata ad incontrarlo ovunque vada. Lui gira per i paesi, tra le tende e tutti sorridono. Ma una sassaiola no? La materia prima non manca poi..... | |
| | | Il Teo Fagiano
Messaggi : 80 Data di iscrizione : 04.08.08 Età : 46
| Titolo: Re: terremoto in Abruzzo..6-4-2009 Gio Apr 09, 2009 4:10 pm | |
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| | | mario Ucello modello impero!
Messaggi : 501 Data di iscrizione : 14.09.08
| Titolo: Re: terremoto in Abruzzo..6-4-2009 Gio Apr 09, 2009 8:24 pm | |
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| | | TMask Ucello Padulo
Messaggi : 295 Data di iscrizione : 20.06.08
| Titolo: Re: terremoto in Abruzzo..6-4-2009 Gio Apr 09, 2009 8:52 pm | |
| La raccolta continua e sta andando abbastanza bene...
Servono subito:
- prodotti igienici (sapone, detersivo, disinfettanti, pannolini, pannoloni, assorbenti e anche mutande)
Potete anche contattarmi su controventopg@libero.it | |
| | | Merk Fagiano
Messaggi : 73 Data di iscrizione : 21.06.08
| Titolo: Re: terremoto in Abruzzo..6-4-2009 Ven Apr 10, 2009 1:00 am | |
| leggo in giro e sento in televisione che prima di prendere qualsiasi iniziativa bisogna per prima cosa contattare la protezione civile, altrimenti si rischia di intasare la macchina dei soccorsi.
sia x quanto riguarda il fatto di scendere ad aiutare la popolazione colpita, sia x quanto riguarda la distribuzione di generi di prima necessità.
in particolare sentivo in televisione che la raccolta degli indumenti (che vanno vagliati, classificati e sterilizzati) rischia di intasare la macchina dei soccorsi.
si invitava la gente a fare offerte in denaro (va bene qualsiasi dei tantissimi conti correnti aperti x l'emergenza, protezione civile, croce rossa, caritas, arci ecc...)
in ogni modo, chiunque ha intenzione e possibilità di raccogliere indumenti e viveri, contatti la protezione civile.
chi ha intenzione di donare sangue si rechi al silvestrini (o al centro adibito della propria città), se servisse verrà spedito in seguito.
IMPORTANTE: manteniamo alta la solidarietà anche quando la prima emergenza sarà terminata. ci potrà essere bisogno di volontari non particolarmente specializzati anche per fornire un "semplice" supporto psicologico per i bambini (in sostanza x farli giocare).
chi può si metta in contatto con l'associazione a cui si sente più vicino | |
| | | TMask Ucello Padulo
Messaggi : 295 Data di iscrizione : 20.06.08
| Titolo: Re: terremoto in Abruzzo..6-4-2009 Ven Apr 10, 2009 1:15 am | |
| - Merk ha scritto:
- leggo in giro e sento in televisione che prima di prendere qualsiasi iniziativa bisogna per prima cosa contattare la protezione civile, altrimenti si rischia di intasare la macchina dei soccorsi.
sia x quanto riguarda il fatto di scendere ad aiutare la popolazione colpita, sia x quanto riguarda la distribuzione di generi di prima necessità.
in particolare sentivo in televisione che la raccolta degli indumenti (che vanno vagliati, classificati e sterilizzati) rischia di intasare la macchina dei soccorsi.
si invitava la gente a fare offerte in denaro (va bene qualsiasi dei tantissimi conti correnti aperti x l'emergenza, protezione civile, croce rossa, caritas, arci ecc...)
in ogni modo, chiunque ha intenzione e possibilità di raccogliere indumenti e viveri, contatti la protezione civile.
chi ha intenzione di donare sangue si rechi al silvestrini (o al centro adibito della propria città), se servisse verrà spedito in seguito.
IMPORTANTE: manteniamo alta la solidarietà anche quando la prima emergenza sarà terminata. ci potrà essere bisogno di volontari non particolarmente specializzati anche per fornire un "semplice" supporto psicologico per i bambini (in sostanza x farli giocare).
chi può si metta in contatto con l'associazione a cui si sente più vicino Tutto giusto. Spero non era riferito però al mio messaggio.. Abbiamo contatti, sappiamo come e cosa dobbiamo fare quando saremo giu. | |
| | | Il Teo Fagiano
Messaggi : 80 Data di iscrizione : 04.08.08 Età : 46
| Titolo: Re: terremoto in Abruzzo..6-4-2009 Ven Apr 10, 2009 12:25 pm | |
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Ultima modifica di Il Teo il Sab Mag 23, 2009 6:59 pm - modificato 1 volta. | |
| | | Merk Fagiano
Messaggi : 73 Data di iscrizione : 21.06.08
| Titolo: Re: terremoto in Abruzzo..6-4-2009 Ven Apr 10, 2009 12:36 pm | |
| - TMask ha scritto:
Spero non era riferito però al mio messaggio..
tranquillo, era riferito a tutti era un'informazione che volevo rendere nota è la stessa cosa che ho detto ad un mio amico che sta organizzando una raccolta di generi di prima necessità con la caritas del suo paese fra l'altro anche io sono in attesa di scendere quando la prefettura mi darà l'autorizzazione | |
| | | bonham avangrane
Messaggi : 1039 Data di iscrizione : 05.06.08 Età : 44
| Titolo: Re: terremoto in Abruzzo..6-4-2009 Ven Apr 10, 2009 1:45 pm | |
| Terremoto: Psicologa, Scoperta Piu' Dura e' Che Mamma e Papa' Non Sono Invincibili
http://it.notizie.yahoo.com/7/20090410/tit-terremoto-psicologa-scoperta-piu-dur-afde0ec_1.html
Roma, 10 apr. - (Adnkronos) - "Il terremoto lascia un segno profondo nel vissuto dei bambini, simile ai bombardamenti, alle guerre": i piccoli hanno dovuto rendersi conto all'improvviso che "c'e' qualcosa di incontrollabile, contro la quale non esiste difesa" e "neanche mamma e papa' possono nulla". Lo ha dichiarato a 'La Stampa' la psicologa della Sviluppo, Silvia Bonino, secondo cui per aiutare i bambini a superare il trauma del terremoto occorrono tempestivi aiuti psicologici, il recupero di tutte quelle attivita' che caratterizzavano la loro quotidianita' prima del disastro ma soprattutto la presenza reale e rassicurante dei genitori.
___________________________________________
Appena letto questo articolo ho ripensato a tutte le emozioni provate nel 1997, quando mi sono quasi visto crollare il liceo in cui mi trovavo sopra la testa, e poi la corsa a casa per riabbracciare i miei, e controllare se l'edificio era in piedi. E poi le notti in macchina, e poi nelle brandine sotto casa, e il mese di vacanze forzate dalla scuola.
All'epoca avevo 18 anni, e avevo già preso atto da molto tempo dell'invincibilità dei miei genitori. Ma quest'articolo mi ha fatto riflettere sulle vite di tutti noi, a prescindere che il terremoto lo viviamo, lo abbiamo vissuto, o non lo abbiamo mai conosciuto direttamente. La riflessione che è sorta, e che vorrei condividere, è quella della nostra presunta invincibilità.
Mi rendo conto che dedichiamo la nostra vita a costruire la nostra roccaforte, in cui tentiamo di mettere al sicuro la nostra vita, innalzando le barriere del lavoro, del benessere ad ogni costo, del divertimento ad ogni costo, della vita vissuta a 300 all'ora ogni giorno, senza sosta, senza tregua, sempre col volume a palla. E ci sentiamo bene, sembra che niente di pericoloso e indesiderato possa scalfire la nostra roccaforte. Ma poi, una domenica notte, ti ritrovi a guardare il mucchio di macerie che prima era la tua casa, o... peggio ancora.... ti ritrovi a piangere una bara che contiene quella persona che fino a pochi giorni f'a faceva parte della tua vita. E tutto questo a causa di una cosa imprevedibile, inarrestabile, e i cui effetti non sono poi così tanto arginabili.
La riflessione che quindi mi è sorta spontanea, leggendo questo articolo, è: ma quale cazzo di logica segue l'esistenza umana, se ce ne è una? Io da cattolico quale ritengo di essere, ho tutta una rosa di spiegazioni a cui attingere (tipo la fede che non deve indagare sul progetto divino, incomprensibile a noi umani, ma invece sorreggerci nei momenti difficili, confidando nell'amore di Dio e nella vita dopo la morte).
Ma giuro che, in momenti come questi, è veramente dura.......... | |
| | | TMask Ucello Padulo
Messaggi : 295 Data di iscrizione : 20.06.08
| Titolo: Re: terremoto in Abruzzo..6-4-2009 Ven Apr 10, 2009 2:06 pm | |
| - Merk ha scritto:
- TMask ha scritto:
Spero non era riferito però al mio messaggio..
tranquillo, era riferito a tutti era un'informazione che volevo rendere nota è la stessa cosa che ho detto ad un mio amico che sta organizzando una raccolta di generi di prima necessità con la caritas del suo paese
fra l'altro anche io sono in attesa di scendere quando la prefettura mi darà l'autorizzazione Benissimo. Avanti. | |
| | | Il Teo Fagiano
Messaggi : 80 Data di iscrizione : 04.08.08 Età : 46
| Titolo: Re: terremoto in Abruzzo..6-4-2009 Sab Apr 11, 2009 3:08 pm | |
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| | | Vesanus Ucello Padulo
Messaggi : 299 Data di iscrizione : 05.06.08 Età : 115
| Titolo: Re: terremoto in Abruzzo..6-4-2009 Mer Apr 15, 2009 2:16 pm | |
| Mi sembra una cosa evidente a tutti, anche senza la telecamera nascosta, no ?
ciao marco | |
| | | TMask Ucello Padulo
Messaggi : 295 Data di iscrizione : 20.06.08
| Titolo: Re: terremoto in Abruzzo..6-4-2009 Mer Apr 15, 2009 8:14 pm | |
| CON I FRATELLI ABRUZZESI, PER RICOMINCIARE.La terra trema, tutto intorno a te si sposta e tu, impossibilitato ad intendere, ti svegli con un sussulto. E’ vero, in quei pochi secondi è impossibile capire quello che sta succedendo e non si può far nulla se non aspettare che il tutto finisca e che finisca al più presto. Ma ora, a terremoto apparentemente finito, di cose da fare ce ne sono e tante. Così Lunedi di Pasquetta, insieme ai ragazzi di Forza Nuova Perugia, parto alla volta delle terre abruzzesi per poter portare il materiale raccolto sin da Mercoledi e soprattutto per poter portare uno spiraglio di luce alle persone che sono state colpite così duramente. Sveglia alle 04.00 di mattina, c’è ancora da impacchettare gli ultimi scatoloni e sistemarli nei furgoni e via, si parte. Il viaggio scorre, il tempo non aiuta, piove, ma nonostante questo non vediamo l’ora di arrivare a destinazione. Man mano che ci avviciniamo iniziamo a vedere subito che c’è movimento, è pieno di Protezione Civile e di Associazioni di solidarietà ed intorno si iniziano a vedere le prime macerie e le prime tendopoli. Le immagini fanno rabbrividire. Visitiamo e portiamo aiuti in diversi campi, compreso quello accanto alla stazione di l’Aquila. La mia attenzione però, si sofferma soprattutto su uno. Siamo vicino all’epicentro del terremoto, un paesino quasi sperduto che per arrivarci percorri una stradina stretta e di campagna. Appena arrivati, la gente inizia subito a salutarci e a ringraziarci prima ancora che gli avessimo dato qualcosa. Scarichiamo qui tutto quello che gli poteva servire e passiamo una ventina di minuti con loro, ci offrono caffè e colomba e, scambiandoci quattro chiacchiere, ci fanno subito capire che sono forti e che non vedono l’ora di rialzarsi dalle macerie. Continua a piovere e noi abbiamo altre tendopoli da aiutare, così ci salutiamo con la promessa che torneremo presto a trovarli e che gli porteremo non solo beni di prima necessità ma aiuti fisici e morali. La giornata scorre, si visitano altri campi e finito il materiale raccolto, ci rimettiamo in viaggio per Perugia. Un giornata doverosa che, senza slogan, continuerà senza sonno finche i fratelli abruzzesi ne avranno bisogno. Controvento Nei prossimi giorni, tutte le iniziative che porteremo avanti... Per info: controventopg@libero.it www.controventopg.splinder.com | |
| | | Merk Fagiano
Messaggi : 73 Data di iscrizione : 21.06.08
| Titolo: Re: terremoto in Abruzzo..6-4-2009 Ven Mag 29, 2009 10:41 pm | |
| ricevo e trasmetto questa testimonianza di un giovane volontario partito per l'abruzzo. ciascuno di noi può fare la sua parte. teniamo alta l'attenzione, non facciamo come al solito che dopo due mesi non frega più nulla a nessuno
VOGLIAMO BENE ALL'ABRUZZO Stufo delle chiacchiere e oscenità che ho sentito e visto, ho deciso di scendere in Abruzzo. Volevo vedere con i miei occhi "cosa" e "quanto" sia un terremoto, provare a leggere nei volti delle persone quello che ha provocato la lunga, infinita scossa di quasi due mesi fa. Ora non ho dubbi, non solo è stato utile scendere all'Aquila, è stato necessario. Necessario per capire quanto estese siano le rughe incise nelle mura inanimate dei 49 comuni, per imparare i nomi delle frazioni, quartieri o interi villaggi mai sfiorati dai riflettori della ribalta, ma che ugualmente sono stati inghiottiti e svuotati dalla voracità del sisma, per vedere le facce smarrite di centinaia e migliaia di edifici spaccati o apparentemente sani, ma in realtà consumati dall'interno come un tronco roso dalle termiti. Senza scendere all'Aquila non avrei visto la topografia e toponomastica stravolti dalle nuove indicazioni rosse e nere che cancellano nomi ancestrali dei borghi e vi sovrappongono quelli dei C.O.M., dei DI.COMA.C.e delle Aree di Accoglienza; non avrei visto i caroselli di camionette colorate dei Vigili del Fuoco, Protezione Civile, Esercito e Carabinieri, delle Polizie di ogni tipo e provenienza che incessantemente si riversano per le strade, salvo poi darsi appuntamento la sera nei pochi bar o ristoranti sopravvissuti, che si trasformano in oasi per le carovane di operatori e volontari. Sopratutto non avrei potuto ascoltare e chiacchierare con chi il terremoto ha buttato per strada in ciabatte e pigiama, chi da più di un mese deve reinventarsi una vita precaria in attesa di riallacciare quella perduta, contatto che forse non avverrà mai. Gli abitanti del terremoto si trovano tutti per strada, nessuno escluso, i più fortunati con qualche borsa di plastica a contenere i pochi tesori recuperati a stento, tutti gli altri solo con il carico di storie, vite, delusioni o speranze, fino ad ora custoditi nell'intimità delle loro case: il terremoto ha abbattuto i muri e le ha svelate, ha amplificato piccole e grandi miserie cui potevamo sottrarre lo sguardo guardando altrove, ha fatto terra bruciata delle certezze di chi conduceva una vita normale. Ma questa gente non si nasconde e quando la fiducia reciproca lo consente racconta tutto, fino ai dettagli apparentemente insignificanti, che per loro hanno il valore di una vita intera. Tutti hanno una storia da raccontare, della vita passata o di quella nuova, forse per liberarsi di un peso o per cercare chi li aiuti a reggerlo, forse per innescare il ricordo in chi non ha vissuto il sisma, forse solo perché nelle giornate lunghe, infinite delle tendopoli, senza il lavoro e le attività di sempre, la parola riacquista un valore inestimabile. Ben presto si scopre di non dover mantenere il tono sommesso di chi fa visita ad un ammalato, ma di dover ascoltare a lungo e semmai discutere con animosità, senza velleità da psicologi o guaritori. In questo mi rendo conto del secondo motivo per cui venire nell'Abruzzo scosso dal terremoto è stato una necessità. Non sono psicologo, medico o ingegnere, non cucino per centinaia di persone o metto in sicurezza i lacerti di capolavori sfigurati, sono un dilettante del terremoto come molti altri ed ho presto capito che anche senza alcuna specializzazione, la disponibilità e l'entusiasmo sono più che sufficienti per rendersi utili. Non importa se ci sia da scaricare un camion, distribuire le lenzuola o fermarsi a giocare con qualche ragazzotto annoiato, non importa se alla fine della giornata si avrà faticato più di un pompiere o si saranno passate ore a seduti in una tenda arroventata: se si sarà stati disponibili ad ascoltare, fare o inventare qualcosa con la forza dell'entusiasmo, questo avrà lasciato un segno tangibile su chi vive il terremoto ogni giorno. C'é da non dormire la notte a pensare cosa succederà domani e dopodomani ancora. La paura del rientro dei più di 30.000 sfollati della costa si mescola all'orgoglio di chi non ha voluto abbandonare la nave che affonda e ancora con lo spauracchio degli extracomunitari, in una miscela che una informazione parziale e trasandata fa diventare esplosiva. Allo svanire dell'effetto sedante dell'emergenza le persone iniziano a percepire la precarietà; la perdita del lavoro, della casa e di ogni bene materiale rendono faticoso ogni nuovo inizio, mentre la paura di nuove scosse vela di angosce il rientro di chi ufficialmente ha la casa agibile. Tutti sono consci che nessuna normalità potrà tornare in queste condizioni, perché sei mesi di scosse prima e il grande sisma poi l'hanno privata di un tetto solido sotto cui albergare. Ma proprio qui il lavoro lento dei volontari - sproporzionato tra necessita e forze in campo - trova la sua fondamentale posizione, affiancandosi discretamente alle timide reazioni di persone dignitose ma allo strenuo delle forze. Venire in Abruzzo non è una speculazione morbosa né un gesto pietistico, è una grande occasione per vedere quanto i piccoli gesti di comunicazione, di appoggio, di disponibilità, possano diventare strumenti insostituibili di rinascita, per sperimentare la forza della comunità come unica risposta ai disagi dell'improvvisa coabitazione nelle impressionanti tendopoli, per dare continuità ad un'azione che ha saputo ben gestire la prima emergenza, ma che non potrà risollevare con tende e autogru le vite scosse più delle case e palazzi. Si deve e si può venire in Abruzzo proprio ora e nei prossimi mesi, lasciando che la crisi economica rovini le vacanze dei soli turisti da villaggio vacanze, dividendoci tra il servizio e le stupende cime del Gran Sasso e della Maiella, o riposandosi degli sforzi aquilani sulle spiagge adriatiche: è una scelta che se non ci ripagherà, almeno non ci costerà molto. Io ho avuto la fortuna di servire come Scout, parte della Caritas e sopratutto come ospite della Parrocchia di Pettino, sede della prima tendopoli creata e gestita dagli stessi sfollati nonché dell'unica Chiesa rimasta agibile, proprio al centro del quartiere più devastato dopo il centro storico. Una comunità esemplare fatta di persone rare, in grado di far dimenticare per lunghi momenti della giornata di trovarsi in condizioni di emergenza. Anche chi non volesse condividere l'esperienza con queste generose persone, non avrà difficoltà a trovare una associazione, organizzazione o struttura che lo inserisca nei progetti già avviati. Chissà che alla fine non impariamo a guardare in faccia alle nostre paure e debolezze, a occuparci di queste magnifiche terre dimenticate e del nostro territorio, a prestar attenzione alle cose quotidiane rivendicando il valore e la qualità della vita, rifiutando - ad esempio - le scatolette di mattoni che si sbriciolano o ci fanno morire dal caldo e dal freddo; magari impareremo anche a conoscere i nostri dirimpettai e i fratelli abruzzesi, a non dover attendere una catastrofe per sentirci solidali e per uscire dal nostro dorato isolamento. Se così fosse, alla fine più che portare un aiuto all’Abruzzo, magari per un momento gli avremmo voluto bene. Luca Colomban - Trieste 2 | |
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